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MotoGP, i 12 numeri della stagione 2017

Dal margine di punti con cui Marquez ha vinto il titolo iridato su Dovizioso allo stesso numero di vittorie, passando per il numero di giri al comando dello spagnolo all’incredibile ex aequo dei due ducatisti: i numeri essenziali per capire l’ultimo mondiale.
A cura di Valeria Aiello
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Alla fine il titolo di campione del mondo MotoGP 2017 è finito ancora una volta nelle mani di Marc Marquez ma la stagione di Andrea Dovizioso ha regalato grandi emozioni: il forlivese è partito forte, ha guidato oltre ogni aspettativa la sua Ducati e tenuto botta contro Marquez e la Honda fino alla finale di Valencia, facendo la differenza in tante situazioni. E se per Marquez quello del 2017 è il quarto titolo in cinque anni di MotoGP (lo spagnolo non ha vinto il titolo solo nel 2015) per DesmoDovi quella conclusa è stata la stagione del riscatto dopo nove anni in cui ha patito le pressioni del paddock. Un’annata “magica” per dirla con le parole di Andrea, la migliore dal suo esodio nel 2008 in top class che, tra record e nuovi primati, riassumiamo in 12 numeri, quelli essenziali per capire l’ultimo mondiale.

I 12 numeri della stagione 2017

37. Il margine di punti con cui Marc Marquez ha vinto il titolo di campione del mondo 2017 su Andrea Dovizioso.

6. Le gare vinte sia da Marquez che da Dovizioso. 6 anche quelle vinte dal resto dei piloti in griglia, con il ‘Top Gun' del team Movistar Yamaha Maverick Vinales che ne ha centrate la metà, il veterano del team Repsol Honda Dani Pedrosa che ne ha vinte due e il Dottore Valentino Rossi soltanto una.

4. La differenza di podi tra Marquez e Dovizioso: oltre alle sei vittorie per entrambi, lo spagnolo della Honda ha conquistato altri sei podi (2° a Jerez, Barcellona, Red Bull Ring e Motegi, 3° ad Assen e Valencia) diversamente dal forlivese della Ducati che nel 2017 ha chiuso altre due volte sul podio (2° a Losail e 3° a Misano).

8. Le pole position di Marquez nel 2017. Alle sue spalle Vinales con 5 pole, seguito dalle 3 di Pedrosa e le 2 Johann Zarco. Nonostante le sei vittorie, Dovizioso non ha conquistato nessuna partenza al palo.

96. I giri al comando di Marquez, più di qualsiasi altro pilota nel 2017. Dietro al Cabroncito c’è Zarco che ha completato 64 giri in testa al gruppo ma non ha mai tagliato per primo il traguardo.

48. Stesso numero di giri al comando sia per Dovizioso che per il suo compagno di squadra Jorge Lorenzo, esattamente la metà di quelli completati in testa da Marquez.

1189. I punti totalizzati in top class dai piloti spagnoli. Molto più indietro gli italiani, con 688 punti, seguiti dai britannici che con 210 punti si piazzano in terza posizione. Complessivamente i piloti spagnoli hanno conquistato 16 vittorie e 11 pole in 18 Gp.

174. I punti che hanno consegnato a Zarco il titolo miglior pilota di un team satellite del 2017. Alle sue spalle, ma staccato di 50 lunghezze, c’è Danilo Petrucci (Ducati Pramac). Il bottino messo insieme da Zarco ha fatto del transalpino del team Yamaha Tech3 anche il rookie of the year del 2017, con quasi il doppio dei punti conquistati dal secondo classificato, il suo compagno di squadra, Jonas Folger.

2031. I chilometri percorsi in gara da Dovizioso, più di qualsiasi altro pilota nel 2017, nonostante due gare non completate. Appena due chilometri dietro a DesmoDovi c’è Zarco, il cui unico ritiro è stato quello nella gara di apertura del mondiale in Qatar.

36. Il margine con cui Honda ha vinto il titolo costruttori sulla Yamaha. Terza piazza per la Ducati, staccata di 47 lunghezze.

70. Il margine con cui la coppia Marquez-Pedrosa ha consegnato al team Repsol Honda il titolo a squadre su Vinales e Rossi del team Movistar Yamaha. Quest’ultimo, a sua volta, precede di 40 lunghezze il duo Dovizioso-Lorenzo del team Ducati.

0. I “punti” dei piloti che hanno gareggiato nel campionato del mondo 2017 ma ne sono usciti a mani vuote: Michael Van der Mark, Takuya Tsuda, Hiroshi Aoyama, e Broc Parkes hanno tutti preso parte ad almeno un Gp ma non sono riusciti a segnare nemmeno un punto. Van der Mark è stato il pilota che più si è avvicinato alla zona punti, con un 16 ° e 17 ° posto rispettivamente nella penultima e ultima gara della stagione in cui ha sostituito Folger in sella alla Yamaha del team Tech3.

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