MotoGp, Iannone: “A Rio Hondo non voglio sbagliare più, lì sono sempre andato forte”
C’è chi ha parlato di “solito errore” rivedendo la caduta di Andrea Iannone in Qatar. Una scivolata nel corso dell’11° giro in seguito al contatto tra la gomma anteriore della sua Suzuki e la posteriore della Honda di Marc Marquez, quando i due si giocavano la 2° posizione dietro ad Andrea Dovizioso. Tornato in Italia e ricevuto anche il Tapiro da Striscia, Iannone ha lavorato in vista del riscatto, allenandosi e provando a metabolizzare il flop della prima, anche se – a detta di Iannone – “finché non arrivi alla prossima gara, non dimentichi niente”.
Il ‘solito' errore alla Iannone? Chi è che lo dice? Non ci credo che qualcuno lo abbia detto – dice Iannone in un’intervista a Gazzetta dello Sport – E poi quali sarebbero i soliti errori alla Iannone? Sì, è stato un errore, lo ammetto. Mi sono arrabbiato con me stesso, soprattutto per aver dato questo dispiacere alla squadra, che aveva fatto davvero un gran lavoro. Il problema è stato che Marc ha rallentato da un giro all’altro, io ho affrontato quella curva alla stessa velocità, l’ho tamponato appena e mi si è chiuso lo sterzo. Non me lo aspettavo proprio, era difficile da evitare”
Riscatto in Argentina
Iannone sbarca in Argentina con la voglia di far bene su una pista dove lo scorso anno arrivò la scintilla che fece saltare il rapporto tra l’abruzzese e la Ducati, dopo l’errore con cui Iannone travolse il suo compagno Andrea Dovizioso alla penultima curva dell’ultimo giro, quando erano in seconda e terza posizione.
Lo ripeto ancora una volta. Quello che è successo un anno fa non ha influito sul mio futuro Ducati – ribadisce – Se avessi voluto, sarei rimasto lì. Invece non abbiamo trovato l’accordo giusto”.
Quanto alla prossima gara, Iannone non vede l’ora di tornare in sella e recuperare il primo zero stagionale.
Credo che possa essere una gara positiva per noi. Io non voglio sbagliare più. La pista mi piace, lì sono sempre andato forte, speriamo. Mi auguro soprattutto che le condizioni dell’asfalto non siano così pessime come invece era successo lo scorso anno.
Quanto ai rivali e ai valori delle varie moto in pista, Iannone ha chiarito di non essersi mai trovato dietro a Maverick Vinales, di Honda ammette che “va abbastanza forte” mentre ”la Ducati faceva paura”. Su Valentino Rossi e il piazzamento a podio, il pilota di Vasto si è detto non sorpreso, elogiando il pesarese per “l’animale da gara” mostrato anche anche in Qatar.
Sappiamo tutti quello che sa fare Vale. Vederlo lassù è normale, è stupido semmai chi si sorprende. Lui è uno che in gara dà sempre molto più di quanto non si veda in prova. Un po’ come succede anche a me