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MotoGp, Iannone rinuncia al casco di protesta: c’erano Belen, la Suzuki e il “vietato fumare”

Dietrofront del pilota di Vasto che aveva preparato un casco speciale per Misano per denunciare una situazione diventata insopportabile. Brivio: “Ha deciso di non indossarlo, non gli è piaciuto”. Andrea taglia corto: “Nessun casco”.
A cura di Valeria Aiello
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Attaccato cui social per il suo stile di vita e la love story con Belen Rodriguez, probabilmente messo in discussione dalla stessa Suzuki viste le difficoltà con una moto della casa di Hamamatsu: il risultato è una situazione che per Andrea Iannone è diventata insopportabile. Una crisi sotto gli occhi di tutti che il pilota di Vasto aveva deciso di denunciare con un casco speciale da indossare nel fine settimana del Gp di San Marino e della Riviera di Rimini. Salvo decidere di non sfoggiarlo.

Belen, la Suzuki e il "vietato fumare"

L’idea è quella di riportare tutto sul casco, dietro a un cartello di divieto: c’è fidanzata Belen stilizzata, la sua moto e un cuore con all’interno il simbolo dell’amore libero. E poi la scritta “Vietato fumare”, mitica frase di Guido Meda pronunciata in occasione del Gp di Catalunya del 2009 dopo una derapata di Valentino Rossi, e altre citazioni che raccontano la rabbia di Iannone in questo difficile momento. Ma a Misano il casco resta nel motorhome. Pare che questa forma di denuncia non sia stata gradita. Da chi non è chiaro. Il team manager Davide Brivio ha escluso che il “no” sia arrivato dalla Suzuki, parlando di una decisione presa dallo stesso Iannone che, vedendo il casco, ha scelto di non indossarlo. “Non gli è piaciuto e ha deciso di non usarlo”. E per tagliare corto, Iannone ha negato: “Non c’è nessun casco”. Ovviamente non c’è motivo di non credere alle parole di Brivio, anche perché nel paddock c’è anche chi il casco lo ha intravisto ma evita di parlarne per evitare ulteriori polemiche.

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