MotoGp, Iannone risponde a Dovizioso: “Non c’è grande amicizia ma rispetto sì”
Titoli di coda tra la Ducati e Andrea Iannone che nel 2017 sarà pilota Suzuki e ultimi sassolini nella scarpa tra gli ormai ex compagni di squadra che nelle ultime due stagioni hanno condiviso il box del team ufficiale. A bilancio di una stagione difficile non solo i meriti di aver riportato la Ducati alla vittoria in Austria, ma anche uno stile di guida aggressivo e le sue entrate troppo violente, a partire dalla manovra kamikaze all’ultimo giro del Gp d’Argentina con cui ha tirato giù Dovizioso, buttando via un doppio posto ormai in tasca. Un “peccato” perché la Ducati quest’anno “era molto competitiva, soprattutto nella seconda parte di stagione” spiega Iannone in un’intervista alla rosea Gazzetta dove replica a una recente dichiarazione di Dovizioso che lo ha attaccato, accusadolo di non avere rispetto per nessuno.
Iannone: "Non c'è grande amicizia ma rispetto sì"
“Mi dispiace che pensi questo. Ci conosciamo da sempre, fin da quando correva contro mio fratello nelle minimoto – ricorda Iannone – Per me, non c’è grande amicizia ma il rispetto sì. Anche tra i nostri genitori. Lo stimo molto, come uomo e come pilota, poi in pista c’è rivalità naturalmente. Quello che è successo in Argentina non ha aiutato, ti puoi scusare mille volte, ma le scatole girano sempre. Penso che per lui siano stati due anni con un compagno difficile da battere, esattamente come per me”.
Belen? "Oltre alla moto c'è altro per cui vivere"
Oltre alla rivalità in pista con DesmoDovi e ai risultati sportivi, è stata la storia con Belen a dare a Iannone un nuovo tipo di notorietà che, esclude il pilota di Vasto, gli farà cambiare il suo modo di essere. “Se ne leggono tante e non ne parlo volentieri – aggiunge Iannone – Posso dire solo che crescendo mi rendo conto che ci sono anche altri motivi per cui vale la pena vivere oltre alla moto. La casa a Milano? Sui programmi con Belen vedremo, vedremo che ne sarà di noi in futuro. Di diverso c’è che prima la gente mi giudicava per ciò che facevo in pista, adesso c’è chi commenta e qualcuno anche che esprime giudizi su cose private. La cosa più importante è essere sempre te stesso e io di certo sono sempre lo stesso Andrea. Il che non è sempre positivo, nel senso che faccio anche cose sbagliate: ma sono uno vero. Per me conta l’amore e le situazioni esterne non lo influenzano. Per me conta la parola data, l’onestà. la trasparenza: sono il mio abc”.