MotoGp, Jarvis: “Rossi ‘preferito’ in Yamaha perché se l’è guadagnato”
Quando Valentino Rossi decise di tornare in Yamaha dopo il difficile biennio in Ducati, il Dottore trovò un team diverso da quello che aveva lasciato a fine 2010, votato a Jorge Lorenzo che, centrato il secondo titolo in MotoGp, nel 2012, per il team avrebbe avuto più possibilità di confermarsi campione iridato l’anno successivo. In quella stagione il pesarese chiuse in quarta posizione nel mondiale, con una vittoria ad Assen e sei podi, a 93 punti di ritardo dal maiorchino, vice-campione del mondo alle spalle di Marc Marquez, al suo anno da rookie dei record in classe regina. L’anno successivo era sempre Marquez a confermarsi campione che, messo il sigillo alle prime dieci gare stagionali, chiudeva il 2014 con 13 vittorie, un podio e il secondo titolo in sella alla Honda. In quell’anno però, il principale rivale del Cabroncito era stato Valentino Rossi che con due vittorie (Misano e Phillip Island) e 13 podi chiudeva la sua migliore stagione dal 2010, vice-campione del mondo con 32 lunghezze di vantaggio su Jorge Lorenzo. Poi la passata stagione, in cui il Dottore centrava la vittoria nel round inaugurale, in Qatar, mantenendo la testa della classifica iridata fino alla gara conclusiva, a Valencia, in un Gp compromesso dalla penalizzazione in griglia per la sanzione per l’incidente di Sepang con Marc Marquez. Nonostante la rimonta fino alla quarta piazza, la vittoria del maiorchino dettava per cinque punti iridati le sorti del mondiale, il terzo in classe regina per il campione della Yamaha.
Jarvis: "Rossi se l'è guadagnato"
La confermata competitività arrivata da Valentino Rossi in questi anni ha certamente ribaltato la situazione in Yamaha tanto che ad esserne consapevole è anche Jorge Lorenzo che, in una recente intervista non aveva nascosto l’impatto del pesarese all’interno del team: “È normale che la Yamaha preferisca Rossi” aveva detto lo spagnolo. A spiegare come il pesarese sia riuscito a ribaltare la situazione in Yamaha è stato Lin Jarvis, managing director di Yamaha che a Motorsport.com ha ammesso il ruolo del campione di Tavullia all’interno del team.
Quando è tornato, Jorge era il campione. Quello che è successo è che le sue prestazioni sono andate in crescendo. Ora direi che li trattiamo allo stesso modo ed è così perché Vale se l'è guadagnato – ha detto Lin Jarvis
Quello che succede è che Valentino, oltre ad aver raggiunto grandi risultati, utilizza tutte le sue armi di seduzione per convincere le persone a mangiare dalla sua mano. Jorge è un po' più duro, meno gentile e riserva meno complimenti – ha aggiunto una fonte vicina alla Yamaha.