MotoGP Jerez 2013. Troppe cadute, il grip della Bridgestone è sotto accusa
Tante, troppe cadute tra prove e qualifiche.
È questo il bilancio di un sabato che ha visto provare l’asfalto a piloti del calibro di Cal Crutchlow, Marc Marquez, Daniel Pedrosa, Andrea Iannone e per ultimo Valentino Rossi, che scivola a due minuti dal termine della sessione di qualifiche. E le gomme finiscono subito nell’occhio del ciclone.
È la mescola Bridgestone la causa di questa serie sfortunata che accomuna piloti diversi su moto differenti?
Dovizioso: “L’anteriore Bridgestone è troppo morbida” – A sbottonarsi per primo è Andrea Dovizioso che precisa il perché delle precarie condizioni di aderenza sul circuito di Jerez “Ci sono state tante cadute e tutti abbiamo avuto problemi, e non è normale. È la conferma che per queste condizioni di caldo le gomme sono troppo morbide e non vanno bene. Bridgestone porta solo due gomme, scelte mesi prima, e stiamo combattendo molto alla Safety Commission per migliorare la situazione”. Il pilota di Forlimpopoli puntualizza: “Il grip davanti è nullo, è difficile guidare così e per la gara la vedo dura, soprattutto per noi ducatisti. La morbida per 50 °C sull'asfalto è troppo morbida. Nei test con 17 °C andava bene. Qui è diverso, ci sono state cadute in percorrenza e in frenata. Davanti tutti devono usare la dura per forza, dietro la Yamaha potrebbe usare le morbide, Honda è al 50%, Ducati siamo sulla dura. Quindi i tempi dopo 10 giri si alzeranno”.
Rossi: “Sono d’accordo con Dovizioso” – Il Dottore conferma le parole del il pilota della Ducati che, alle parole del Dovi, aggiunge: “Secondo me le gomme sono troppo morbide. Da quando hanno modificato carcassa del davanti, non ricordo se l’anno scorso o due anni fa, le moto sono più pesanti, vanno più forte e siamo sempre troppo al limite”.
Lorenzo: “Anche con il posteriore non siamo messi benissimo” – Anche lo spagnolo della Yamaha sottolinea che la mescola soft della Bridgestone non lavora bene con il caldo, e oltre ai commenti sulla gomma anteriore, aggiunge problemi al posteriore: “La scelta penso che sia obbligata, morbida dietro e dura davanti. Con l’anteriore siamo veramente al limite: sarà dura finire la gara. Ma anche con il posteriore non siamo messi benissimo: la dura al posteriore non funziona da nessuna parte anche se continuiamo a provarla. Lo trovo sbagliato, non è possibile che ci sia una sola gomma che funzioni, bisognerebbe poter scegliere, non essere obbligati a utilizzare una sola mescola. Abbiamo chiesto a Bridgestone di portare almeno due tipi di gomme che si possano usare, magari una per le qualifiche e una per la gara. Lo abbiamo detto chiaramente: abbiamo bisogno di più tipi di pneumatici che funzionino. Non possiamo girare tutto un weekend con una sola gomma”.
Vanificate dai piloti le scelte della Bridgestone di portare qui a Jerez mescole morbide che fossero in grado di garantire il miglior riscaldamento alle coperture. Su un tracciato dove storicamente la temperatura dell’asfalto durante il weekend di gara è davvero alta, e che solo negli ultimi cinque anni ha fatto registrare valori più bassi, sembra quasi un azzardo escludere a priori mescole più indicate per queste condizioni.