MotoGP, l’amaro secondo posto di Jorge Lorenzo
Jorge Lorenzo non può rimproverarsi nulla. Lo spagnolo ha spremuto la sua M1 fino all’osso nella sfida con Marc Marquez e una Honda in questa stagione visibilimente superiore. Un’impressionante costanza di risultati che non è bastata. Jorge Lorenzo ha trovato nel talento Marc Marquez l’avversario giovane con tanta fame di vittoria. Un rookie sempre pronto allo scontro che senza alcun timore che sfida Lorenzo nel corpo a corpo in una stagione combattuta dalla prima all’ultima gara.
L’obiettivo della stagione è vincere. Jorge Lorenzo parte con il piede giusto in Qatar, con pole position e vittoria. Jorge è determinato a far suo anche questo mondiale. Ma la sfida con il giovane rivale si accende alla tappa successiva, a Jerez, GP di Spagna. La spallata all’ultima curva che Marc Marquez riserva al majorquino della Yamaha fa infuriare Lorenzo. Un po’ com’era accaduto otto anni fa tra Valentino Rossi e Sete Gibernau, Lorenzo subisce la “manovra all’ultimo giro, un primo atto di una lotta che Jorge non aveva previsto sul suo cammino.
Losail Qatar – Commercial Bank Grand Prix of Qatar, 7 aprile 2013
Lorenzo non si fa cogliere di sorpresa dall’irruenza del rookie e contrasta la corsa dello spagnolo con ogni mezzo. Non gli è bastato di essere tenace, uomo d’acciaio quando è stato necessario. Un vero osso duro da buttare giù. La sua forza interiore che lo ha fatto correre in condizioni che un umano non osa immaginare.
Mugello, Italia – Gran Premio d’Italia Tim, 2 giugno 2013
A Le Mans, GP di Francia le prime avvisaglie di una Yamaha poco competitiva, Lorenzo chiude settimo una weekend con tante difficoltà che farà anticipare la scelta di montare il cambio seamless in anticipo rispetto ai programmi della casa di Iwata. Mugello e Catalunya sono appannaggio di Lorenzo quando nelle libere Assen, sotto tanta acqua il majorquino perde il controllo della sua M1 in un terribile high side che porterà alla frattura della clavicola sinistra. È qui che Lorenzo mostra di essere l’uomo d’acciaio. Operato nella notte a Barcellona e al mattino seguente Lorenzo è in circuito pronto a farsi dare l’ok dei medici a correre. Chiuderà quinto con uno sforzo sovraumano.
La tappa del Sachsenring riserva al majorquino un’altra amara sorpresa, una seconda caduta nelle libere che lo porta a non andare a punti. Spalla e spallate che pesano più della medaglia d’argento. La sfortuna in questa stagione ci ha messo il suo. Perché si può cadere in tanti modi, ma l’high side è sicuramente tra i peggiori. Una sfortuna che poi si reitera sulla stessa spalla, quasi che varrebbe la pena farsi benedire.
Silverstone, Gran Bretagna – Hertz British Grand Prix, 1 settembre 2013
Jorge Lorenzo reagisce e da Indianapolis non scende dal podio. A Silverstone la lotta serrata con Marc Marquez lascia sull'asfalto una bagarre storica. Lorenzo mette in pista tutta l’esperienza e con una lezione di motociclismo piega il rookie e torna alla vittoria. Calcato il gradino più alto a Silverstone, a Misano Lorenzo è fortissimo come sempre e non ammette avversari. Con le vittorie di Phillip Island, Motegi e Valencia, il majorquino della Yamaha chiude una stagione con un nodo al fazzoletto, quasi fosse possibile dimenticarsi di un’annata così.