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MotoGP, l’errore di Iannone complica la stagione della Suzuki

Gli scarsi risultati hanno portato il team a ritenere che le risposte di Iannone sul motore da omologare possano non essere state “accurate”. Brivio: “Rins dice di essere più felice con il motore 2016, anche Andrea ha dato lo stesso feedback dopo Brno”.
A cura di Valeria Aiello
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Andrea Iannone / Gettyimages
Andrea Iannone / Gettyimages

La strada indicata da Andrea Iannone per quanto riguarda la specifica di motore da omologare sta complicando il 2017 della Suzuki. Il team sta vivendo una stagione decisamente difficile con Iannone e Alex Rins rispettivamente 16esimo e 20esimo in classifica.

L'errore di Iannone

Passato dalla Ducati alla Suzuki, il pilota di Vasto ha centrato appena due piazzamenti nella top ten, ad Austin e Assen, risultati ben diversi da quelli raccolti da Maverick Vinales che lo scorso anno a Silverstone ha riportato la GSX-RR alla vittoria, cogliendo altri tre podi che gli sono valsi il quarto posto in classifica piloti. Come l’ormai ex compagno di squadra, Aleix Espargaro, Vinales poteva guidare in maniera aggressiva pur mancando qualcosa a livello di velocità massima e accelerazione in uscita di curva. Motivo per cui la Suzuki ha realizzato un nuovo motore che è stato provato nei test di Jerez dello scorso novembre, dopo la fine del mondiale 2016. Con Rins infortunato in seguito a un incidente nei test di Valencia, l’intera responsabilità di portare avanti lo sviluppo è stata affidata a solo Iannone. In quei primi test Iannone ha testato due specifiche, la prima con base 2016 e la seconda con le nuove impostazioni, concludendo che quest’ultima era la migliore.

Brivio: "Più felice con il vecchio motore"

La casa di Hamamatsu ha seguito la strada indicata da Iannone ma, secondo quanto appreso da Motorsport.com, gli scarsi risultati di questa stagione avrebbero portato il team a ritenere che “le risposte potrebbero non essere state accurate”. Teoria che sembrerebbe confermata nei test dopo la gara di Brno, dove sia Rins che Iannone hanno provato un motore con specifiche della passata stagione, ritenendosi soddisfatti.

Nel test che abbiamo fatto dopo Brno, Alex ha provato un motore simile alla specifica 2016 ed era molto felice – ha detto Davide Brivio a Motorsport.com – Andrea l'aveva già provato e ci ha fornito gli stessi feedback. Il problema è che non possiamo utilizzarlo a causa delle regole".

Riguardo ai recenti due giorni di test dopo la gara di domenica scorsa ad Aragon, il team ha completato ulteriori prove comparative tra la vecchia specifica con quella 2017, valutando anche un nuovo per le prossime quattro gare: “Siamo soddisfatti perché è importante trovare un po' di tempo per lavorare lontano dalla pressione, per tornare su alcune cose che abbiamo già provato, e anche per provare nuovi miglioramenti – ha aggiunto il team manager della Suzuki MotoGP – Abbiamo testato nuove configurazioni che possono essere utilizzate in quest'ultima parte di stagione, ma anche nuovi pezzi della moto 2018 che così potranno essere pronti per il test di Valencia, a novembre. In quel caso vorremmo fare il primo test in configurazione 2018”.

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