MotoGp, la Gp Commission cambia il sistema a punti dopo il caso Rossi

C’è da correre, ma ai ripari. E questa volta anche in fretta. Fra meno di un mese la MotoGp tornerà in pista a Sepang per i primi test invernali della stagione 2016 mentre la Gp Commission, il prossimo 4 febbraio, si riunirà a Ginevra per decidere le future misure tecniche e sportive del mondiale. Durante la stagione conclusa, a balzare in primo piano è stato il sistema di penalizzazione dei piloti del Motomondiale, finito tra le polemiche dopo l’ormai popolare sanzione di 3 punti inflitta a Valentino Rossi per il contrasto con Marc Marquez a Sepang.
Ippolito: “Sistema iniquo, crea circoli viziosi”
L’attuale sistema di penalizzazione si basa su una licenza su cui i piloti accumulano i punti che vengono inflitti a seconda della gravità dell’infrazione in pista, cumulandosi fino a quando non scatta una penalizzazione. Tuttavia, parlando a Gpone, il presidente della Fim, Vito Ippolito, ha spiegato che si tratta di un “sistema iniquo” che verrà discusso durante la prossima riunione della GP Commission, insieme alle questioni relative ai Giudici di gara, che potrebbero essere sostituiti da un giudice unico, eventualmente affiancato da una serie di esperti, un po’ come accade oggi in Formula 1. Per quanto riguarda il sistema a punti, Ippolito ha fatto un esempio, analizzando proprio la licenza del ‘dottore’ che, ritirato il ricorso il Tas, conserverà i punti di penalizzazione per un anno a partire dal giorno della sanzione stessa, indipendentemente che quest’ultima sia stata inflitta nella stagione precedente.
Prendiamo come esempio proprio il caso di Rossi – spiega Vito Ippolito – Qualora questi dovesse prendere un ulteriore punto di penalità all'inizio della stagione non succederebbe praticamente nulla, ma a settembre ‘scadrà' il punto preso a Misano, perché la penalità vale per 365 giorni, dunque Rossi tornerebbe ad avere tre punti. In questo caso basterebbe un punto ulteriore per far scattare nuovamente la partenza dall'ultima fila nel Gran Premio successivo. Una sanzione già scontata da Valentino. Questo sistema crea un circolo vizioso che è necessario interrompere”.
Per il presidente della Fim, durante la riunione andranno analizzate le questione relative ai Giudici di Gara e dei giudizi su infrazioni in pista o comportamenti che invece potrebbero richiedere un giudizio di merito. In Moto3, ad esempio, per cui durante la stagione passata si è reso necessario intervenire sul regolamento per limitare il ricorso delle pericolose scie in qualifica, Ippolito ritiene che sarebbe più efficace sanzionare direttamente i piloti, attraverso somme di denaro o punti nel mondiale, oppure aggiungendo un secondo al miglior tempo, rispetto agli attuali punti sulla licenza.
Per la mia esperienza i piloti sono particolarmente sensibili a due cose: il denaro e la perdita di punti in classifica – ha aggiunto – Secondo me dobbiamo andare verso queste soluzioni”.
Stiamo comunque ancora sviluppando idee con tutte le parti in causa, Irta, MSMA, ed anche con i piloti stessi. L'obiettivo è sveltire le decisioni di normale amministrazione, ma anche di emettere giudizi più veloci e soprattutto più corretti”.