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MotoGp, la Gp Commission cancella le penalizzazioni intermedie: resta solo la squalifica

Il sistema a punti riguarderà solo la sanzione di squalifica e verrà inflitta quando un pilota ha accumulato 10 o più punti sulla licenza. Eliminate le sanzioni intermedie a 4 e 7 punti. Questo dopo la vicenda di Sepang tra Rossi e Marquez.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi insieme agli uomini del team Yamaha schierato sull'ultima casella in griglia di partenza del Gp di Valencia 2015
Valentino Rossi insieme agli uomini del team Yamaha schierato sull'ultima casella in griglia di partenza del Gp di Valencia 2015

La Gp Commission cambia il sistema a punti dopo il caso Rossi-Marquez di Sepang che ha costretto il Dottore a scattare dal fondo dello schieramento di partenza nella finale di Valencia decisiva per il titolo MotoGP. Dalla stagione 2016 non esisteranno più le sanzioni intermedie al raggiungimento dei 4 o 7 punti di penalizzazione sulla licenza. Il sistema a punti del mondiale riguarderà solo la sanzione di squalifica che scatterà al raggiungimento dei 10 punti, mentre le altre sanzioni intermedie saranno eliminate. In sostanza, una vicenda come quella che ha compromesso l’epilogo della passata stagione non accadrà più.

A comunicare la decisione è una nota della GP Commission, composta da Carmelo Ezpeleta (Dorna, Presidente), Ignacio Verneda (FIM CEO), Hervé Poncharal (IRTA) e Takanao Tsubouchi (MSMA), con la partecipazione di Javier Alonso (Dorna) e Mike Trimby (IRTA, Segretario), con cui viene aggiornato il regolamento MotoGP 2016. I punti di penalizzazione continueranno ad essere validi per 365 giorni. Quando un pilota ha accumulato 10 o più punti e ha subito una squalifica, i 10 punti verranno cancellati dalla licenza. La GP Commission ha inoltre specificato le competenze della Race Direction e del Panel di Steward Fim-MotoGP che affiancherà la direzione gara a partire da questa stagione e che sarà responsabile delle decisioni sulle violazioni al regolamento non considerate elementi di fatto. I piloti e i team potranno presentare ricorso alla Corte di Appello Fim che deciderà entro quattro giorni. Inserita inoltre una nuova clausola in merito agli obblighi di team e piloti riguardo alle dichiarazioni pubbliche. “I piloti non devono fare dichiarazioni o produrre comunicati stampa che possano essere considerati come irresponsabili e quindi dannosi per il campionato. Ovviamente – precisa la nota – il nuovo regolamento non intende vietare le espressioni di legittimo disaccordo con le politiche di gestione e organizzazione della MotoGP”.

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