MotoGP, la Honda in pista a Brno per testare il nuovo telaio
Marc Marquez, grazie alla vittoria al Sachsenring, ha centrato il proprio obiettivo: lo spagnolo della Honda voleva chiudere la prima parte del mondiale 2017 davanti a tutti e ce l'ha fatta anche se il vantaggio di soli 5 punti su Maverick Vinales non può lasciare tranquillo il campione del mondo in carica. Un bottino niente male per la casa giapponese che, oltre a Marquez, può sognare anche grazie a Daniel Pedrosa, distante 26 punti dal compagno di squadra che sarà fondamentale per il mondiale costruttori dove la casa giapponese accusa 18 punti di ritardo dalla Yamaha.
Marquez, Pedrosa e Crutchlow in pista
La MotoGP è ferma, ma in casa Honda il lavoro continua. I due piloti ufficiali, insieme a Cal Crutchlow, infatti sono a Brno, la pista che ospiterà la gara in programma il 6 agosto, per provare un nuovo telaio che la casa giapponese ha realizzato per cercare di risolvere i suoi problemi di accelerazione accusati fin dall'anno scorso e che hanno anche influenzato la prima parte della stagione. Guai che hanno riguardato soprattutto il campione del mondo in carica, Marc Marquez, che per cercare di compensare in frenata quello che perde in accelerazione ha già portato lo spagnolo ad assaggiare l'asfalto 12 volte in questa stagione.
Una nuova soluzione che, nei piani della Honda, dovrebbe ridurre ulteriormente il gap dalle Yamaha dando lo slancio giusto verso la riconferma del titolo da parte dello spagnolo. Un modo per tenersi in forma anche se Marquez ha già dimostrato di non credere molto nella nuova specifica. "Un test durante la pausa estiva è sempre una buona idea sia per i piloti che per la moto, perché ti permette di non perdere il ritmo. La Honda ci darà diverse piccole cose che possono essere un aiuto, ma non faranno una gran differenza. Proveremo un telaio e diverse altre cose" aveva dichiarato nei giorni scorsi. Il primo obiettivo, nonostante qualche problema di troppo, è stato raggiunto, adesso serve un altro sforzo per conquistare il bersaglio grosso, quel titolo mondiale che lo proietterebbe a quota sei tra 125, Moto2 e MotoGP.