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MotoGP, la Yamaha spinge per un cambio di orari delle gare

Tra i team factory che premono per un cambiamento del format, la Yamaha che spinge per una modifica del programma di domenica. La proposta è anticipare o posticipare la gara della Moto2.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi / Getty Images
Valentino Rossi / Getty Images

Il format del Motomondiale potrebbe subire un drastico cambiamento nel 2019. Alcuni team MotoGP starebbero spingendo per un cambio degli orari e, fonti del britannico MCN, ritengono che la Yamaha sia tra le squadre che attualmente premono per una modifica del format dei weekend. Il motivo va ricercato nella gommatura lasciata dalle Dunlop usate dalla Moto2, uno strato che sembra mettere in crisi il grip della M1. Aspetto su cui, dopo la gara di Misano, aveva detto la sua anche Valentino Rossi (“Non sappiamo se sia vero e quale sia il motivo ma sarebbe un problema solo per noi, non per Ducati e Honda che fanno gli stessi tempi del sabato”) e sul quale è tornato il managing director della Yamaha, Lin Jarvis, confidando in un cambiamento dell’attuale format di gare – nell’ordine Moto3, Moto2 e MotoGP.

La Yamaha spinge per un cambio di orari delle gare

Prima di una modifica del regolamento, servirà l’approvazione della Gp Commission ma l’idea è quella di anticipare o posticipare la gara della Moto2. Una prima proposta è quella di scambiare gli orari delle gare di Moto2 e Moto3, in modo che la Moto2 parta prima. In alternativa la gara della Moto2 verrebbe posticipata dopo quella della MotoGP.

Questa è solo la mia opinione personale, ma penso che sia molto strano correre tutto il fine settimana con un format e poi la domenica invertire – ha detto Jarvis dopo la gara di Aragon. Penso che dovremmo almeno seguire lo stesso format per tutto il fine settimana. Dipende dai tempi TV e da molti altri fattori, ma perché mettere un’altra variabile nel giorno della gara? Quello che succede, dipende dal format che si sceglie ma sembra che questo aggiunga una variabile di cui non abbiamo bisogno. La teoria è che abbiamo bisogno di più tempo perché il set up della MotoGp è più complicato da configurare, ma forse abbiamo bisogno di rivedere se questo è ancora valido oggi”.

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