video suggerito
video suggerito

MotoGp Le Mans, Marquez da leader. Rossi per battere Lorenzo

Lo spagnolo della Honda in Francia con 17 lunghezze di vantaggio sul primo inseguitore. Come lui anche il connazionale della Yamaha a Jerez non era riuscito a tenere testa al Dottore che reduce dalla prima vittoria stagionale è pronto alla nuova impresa. Ducati per il riscatto ma occhio anche a Pedrosa.
A cura di Valeria Aiello
3 CONDIVISIONI
Valentino Rossi all'uscita dal box (Le Mans 2014) / Getty
Valentino Rossi all'uscita dal box (Le Mans 2014) / Getty

Come Jerez, più di Jerez. Questo è l’obiettivo dichiarato di Marc Marquez, Jorge Lorenzo e Valentino Rossi che alla vigilia del quinto round del calendario iridato, il Gp di Francia, sul circuito di Le Mans, si preparano a una nuova battaglia in una condizione completamente diversa da quella dello scorso anno, e non solo in termini di punti in classifica piloti. Leader del mondiale con 82 punti e quattro podi in quattro gare, due delle quali sul gradino più alto del podio, Marquez non vede l’ora di sfruttare al meglio i dati raccolti nel lunedì di test, a Jerez, dove reduce da una gara gravata da una Honda che non scaricava a terra la sua potenza, sembra aver ritrovato la quadra in vista del prosieguo del mondiale. Il due volte iridato della casa Alata viaggia con 17 lunghezze di vantaggio sul primo inseguitore nel mondiale, Jorge Lorenzo che in Spagna non ha potuto nulla contro un Rossi che dalla pole ha allungato giro dopo giro, cogliendo la prima vittoria stagionale.

Marc si accontenta, Jorge già nervoso

Hanno preso una grande paga davanti al loro pubblico, dopo l’euforia delle prime gare. Le difficoltà di stabilità in frenata avevano portato Marquez a decidere di mollare, per onorare podio e quel giuramento fatto a Nakamoto prima della partenza: “Arriverò al traguardo senza pazzie” ripeteva in testa mentre perdeva il contatto con Lorenzo che lo precedeva. Quest’anno Marc è un Cabroncito diverso da quello dello scorso anno, pensa alla classifica. “Prima devo riuscire a giocare con la moto come piace a me, poi sarò quello di sempre”. Al contrario di Lorenzo che dopo lo spinning accusato in gara, è tornato a lamentarsi. Facile dire che la colpa era solo delle gomme, delle nuove francesi che non lo aiutano in gara, ma a rendergli la giornata nera, oltre al comportamento delle Michelin, la vittoria del compagno di squadra e il tracollo di una Ducati cui ha giurato fedeltà dalla prossima stagione. Di buono c’erano i 20 punti nel mondiale, ma questo aspetto è sembrato essergli sfuggito.

Rossi destabilizza, il fenomeno è tornato

Dopo un inizio campionato in cui ha mostrato prestazioni complessivamente al di sotto delle aspettative, tra Qatar sottotono, il podio in Argentina arrivato solo grazie allo strike di Iannone su Dovizioso, e la caduta in Texas, Valentino è tornato alla vittoria segnando un nuovo record della MotoGP, uno di quelli che al pesarese meno piace. Con la vittoria di Jerez, il nove volte iridato continua a scalare la classifica dei piloti più anziani a vincere un Gran Premio. Rossi si trova ora al nono posto dietro a Troy Bayliss e per diventare il pilota più vecchio a vincere nell’era MotoGp, dovrebbe confermarsi a partire dal GP di Aragon. Quanto alla sua vittoria in Spagna, l’impresa di Rossi porta a quota 113 i suoi successi in carriera (-9 da Giacomo Agostini), a 213 il numero di podi complessivi (primato nel Motomondiale) ed 87 i GP vinti in MotoGP/500cc (il più vincente della classe regina). Numeri che destabilizzano gli avversari ogniqualvolta il pesarese torna a ritoccare i contorni di una carriera infinita, specie se la revisione arriva in casa del nemico. Il fenomeno è tornato, o meglio, non se ne è mai andato. Quanto alla nuova sfida, sulla pista francese il 46 del Motomondiale ha vinto tre volte (2002, 2005 e 2008), mentre Lorenzo lo scorso anno portava a quota quattro i suoi successi in top class (2009, 2010, 2012 e 2015). L’imperativo del pesarese non può quindi essere che uno solo: battere il compagno di squadra che in classifica piloti lo precede di sette punti iridati.

Ducati per il riscatto, primo Gp per Petruccia

Reduce da una giornata di test al Mugello in aggiunta a quello della scorsa settimana a Jerez, il Ducati team affronta il round francese con la consapevolezza che ogni weekend di gara è completamente diverso dai precedenti. Per fortuna, ci sarebbe quasi da dire perché il disastro delle Rosse in questo avvio di mondiale si riassume in due numeri. Iannone è decimo in campionato, Dovizioso undicesimo, distanti rispettivamente 57 e 59 punti dalla vetta. Una situazione difficile da credere ma che in Francia sarà importante rovesciare, dal momento che a Le Mans le Ducati sono sempre andate bene e lo stesso Dovi nel 2015 chiuse terzo al traguardo. Un buon risultato farebbe bene a classifica e morale, specie per il forlivese che prova a guardare il bicchiere mezzo pieno dopo il terzo k.o in quattro gare. Stesso discorso per Iannone, che dopo una difficile partenza, in Andalusia ha chiuso settimo al traguardo. Il Gp di Francia sarà l’inizio del mondiale per Danilo Petrucci che tornerà in sella alla Desmosedici del team Pramac a distanza di sei settimane dal secondo intervento alla mano destra, dopo che lo sforzo di tornare in sella in Qatar, ad appena un mese dalla caduta nei test di Phillip Island aveva peggiorato la situazione della frattura rimediata nei collaudi sull’asfalto malese. Dopo lo stop forzato, ora il ternano è carico in vista del rientro.

Occhio anche a Pedrosa

Su una pista dove il meteo svolge spesso un ruolo importante, tra i possibili pretendenti al successo anche un altro nome oltre a quelli al vertice. Da non sottovalutare sarà infatti Dani Pedrosa, quarto nel mondiale con un bottino di 40 lunghezze, ma che a Le Mans, oltre alla vittoria nel 2013, a Le Mans ha vinto altre tre volte nelle categorie inferiori (2003 in 125cc, 2004 e 2005 in 250cc). Come lui, anche Maverick Vinales potrebbe essere nelle posizioni che contano, su un circuito che dovrebbe essere adatto alle caratteristiche della sua GS-RR e dove il 5 del Mondiale ha vinto in classe cadetta dia con l’Aprilia e con la KTM. GP di casa per Loris Baz che dopo un difficile inizio di stagione, potrà contare sul supporto del pubblico transalpino. Aria di casa anche per il team Yamaha Tech 3 di Hervé Poncharal che con i suoi due alfieri Pol Espargaro e Bradley Smith è pronto per dare il massimo per difendere il quinto posto in classifica piloti dello spagnolo e la piazza di miglior pilota non ufficiale.

Programmazione e orari MotoGP

Monster Energy Gran Prix de France, Le Mans – Giovedì 5 maggio, ore 17:00 Conferenza stampa piloti. Venerdì 6 maggio, ore 09:55 Prove libere 1; ore 14:05 Prove libere 2. Sabato 7 maggio ore 09:55 Prove libere 3; ore 13:30 Prove libere 4/Qualifiche. Domenica 8 maggio, ore 9:40 Warm Up; ore 14:00 Gara*.

*Programmazione su Sky Sport MotoGP HD. Visibile in su TV8, canale 8 del digitale terrestre. Sabato 7 maggio, ore 14:10 Qualifiche MotoGP. Domenica 8 maggio, ore 14:00 Gara. Lo streaming live del Monster Energy Gran Prix de France è un’esclusiva di Sky Online e SkyGo.

3 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views