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MotoGP, Livio Suppo dice addio alla Honda

Il manager italiano lascia dopo aver conquistato sia il titolo piloti che quello costruttori: “Con la Honda abbiamo vinto tanto e vissuto bellissimi momenti, ma quello più speciale in assoluto della mia carriera resta il titolo vinto nel 2007 con la Ducati e Casey Stoner” ha dichiarato.
A cura di Matteo Vana
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Livio Suppo - Getty images
Livio Suppo – Getty images

Un fulmine a ciel sereno quello che si è abbattuto sulla Honda: dopo aver vinto il campionato mondiale grazie a Marc Marquez, che con il terzo posto di Valencia è riuscito a portare a casa il sesto titolo della carriera, Livio Suppo, team principal della Honda HRC, ha deciso di dare l'addio alla casa giapponese.

Cambia dunque la guida tecnica della Honda: il manager italiano, arrivato a fine 2009 dopo l'esperienza in Ducati, ha annunciato la proprio separazione della casa di Tokyo senza chiarire il proprio futuro: "Con la Honda abbiamo vinto tanto e vissuto bellissimi momenti, ma quello più speciale in assoluto della mia carriera resta il titolo vinto nel 2007 con la Ducati e Casey Stoner perché fu un progetto speciale e quasi rivoluzionario con le gomme Bridgestone. Ora forse mi dedicherò ad altro progetti con le biciclette, ma non so ancora di preciso che cosa farò" sono state le sue parole.

Cinque titoli piloti e sei costruttori con la Honda

Suppo, 53 anni, arrivato in Honda dopo i trionfi ottenuti con la Ducati, è riuscito a conquistare 5 titoli piloti e 6 costruttori con la casa nipponica. Fu lui a portare Casey Stoner a correre per la casa di Borgo Panigale quando sembrava un azzardo, ripagato poi dal titolo conquistato nel 2007. Un rapporto, quello con il pilota australiano, molto stretto tanto da convincerlo a sposare il progetto Honda nel 2011 per vincere ancora insieme il titolo. "Credo che lasciare ora sia la scelta giusta, perché avevo ancora 1 anno di contratto ma il lavoro per l'anno prossimo è già stato fatto, perché piloti e sponsor hanno già un contratto con Honda. Per questo ho deciso di apportare un cambiamento importante nella mia vita ora, in modo tale da permettere a Honda di organizzarsi bene per il futuro. Sarebbe stato molto più difficile lasciare l'anno prossimo con tanto lavoro da fare. Per questo ho deciso di anticipare il mio addio" ha concluso.

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