MotoGP, Lorenzo: “Con Valentino sarà lotta fino a Valencia”
A Brno tutto è andato tutto perfettamente per Jorge Lorenzo: ha stabilito il nuovo record del giro della pole, ha vinto il GP e ha agganciato Valentino Rossi in vetta al mondiale a quota 211 punti. E sa che può lottare con il Dottore con le sue stesse armi. Alle spalle dei due alfieri della Yamaha, Marc Marquez che dopo 11 gare fin qui disputate, è staccato di 52 punti in classifica piloti, impegnato in una rimonta difficile e che, al momento, restringe la lotta al titolo iridato alle due Yamaha M1 ufficiali.
Con cinque vittorie da inizio stagione, Lorenzo è il pilota che ha vinto di più in classe regina in questa stagione: per lui, quattro vittorie consecutive, da Jerez a Barcellona, e poi l’ultima a Brno.
Era molto importante che mettessi a portfolio la gara di Brno, perché in questa stagione ero scivolato a 29 punti di ritardo da Vale e adesso, grazie alle mie quattro vittorie di fila e, soprattutto, alle ultime due gare, sono riuscito a recuperare – ha detto Lorenzo, parlando a Speedweek.
L’incredibile costanza di risultati di Rossi, sempre a podio da inizio stagione e con all’attivo tre vittorie, in Qatar, Argentina a ad Assen, complica non di poco il lavoro del maiorchino.
La differenza quest'anno è che Valentino ha raggiunto un livello di continuità che è incredibile.
Questo significa che le cinque vittorie da sole sono inutili se non salgo sempre sul podio. La lotta contro di lui sarà dura.
Per cercare di battere il campione di Tavullia, per Lorenzo sarà importante adottare una strategia particolarmente aggressivanei prossimi round, per arrivare alla battaglia decisiva per il titolo con una buona posizione nel mondiale.
Il mio obiettivo sarà quello di chiudere tutte le gare sul podio fino all’ultimo GP, a Valencia – spiega Lorenzo “Devo cercare di vincere ogni volta che posso, e se questo non sarà possibile, devo arrivare secondo o terzo. Così potrà arrivare a Valencia in una buona posizione per la battaglia decisiva per titolo a Valencia o, chissà, forse anche prima – ha concluso il maiorchino.