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MotoGP, Lorenzo: “Contatto Rossi-Marquez? Con sanzioni più severe si sarebbe evitato”

Lo spagnolo della Ducati: “Si sarebbe potuto evitare tutto se ci fossero state della sanzioni più severe. Anche io ero un pilota kamikaze, poi la Race Direction mi ha fatto saltare una gara e da quel momento in poi ho smesso” ha raccontato.
A cura di Matteo Vana
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Jorge Lorenzo / Getty Images
Jorge Lorenzo / Getty Images

Il contatto tra Marquez e Rossi nel Gran Premio d'Argentina ha riacceso una rivalità che sembrava ormai superata: l'entrata del campione del mondo in carica sul pilota italiano ha scatenato le proteste del Dottore e il siparietto andato in scena a fine gara, con lo spagnolo a recarsi nel box Yamaha vedendosi respinto, non ha fatto altro che soffiare sul fuoco delle polemiche.

Lo spagnolo della Ducati chiede pene più severe

Molti i piloti che hanno detto la propria riguardo all'episodio che ha visto protagonista il campione del mondo, punito dalla direzione gara con 30 secondi di penalità e finito in fondo allo schieramento. Tra coloro che hanno deciso di intervenire a riguardo c'è anche Jorge Lorenzo; il pilota della Ducati, durante lo show televisivo El Hormiguero, ha ricordato quando anche lui era un pilota fin troppo aggressivo consigliando alla direzione gara il comportamento da adottare.

Penso che si sarebbe potuto evitare tutto se ci fossero state della sanzioni più severe. Io stesso, nel mio primo anno in 250, ero un pilota abbastanza kamikaze – ha dichiarato -. Ero molto aggressivo e, quando vedevo un varco, tentavo sempre di entrare. Nel Gran Premio del Giappone stavo lottando per la seconda posizione con Dani Pedrosa ed Alex De Angelis e volevo finire secondo a tutti i costi. Ho toccato Dani in una curva e in quella successiva ho cercato di superare entrambi, facendo cadere De Angelis. La Race Direction mi ha penalizzato, ho dovuto saltare una gara e, da quel momento in poi, non sono stato più pazzo o kamikaze. Marquez? E’ un pilota super, ha vinto quattro degli ultimi cinque titoli. Ogni pilota non vuole saltare una gara, così come ogni giocatore di calcio non vuole saltare una partita dopo un cartellino rosso. Tutto inizia con l’arbitro della MotoGP.

Lo spagnolo, quindi, chiede sanzioni più severe nei confronti dei colleghi che si rendono protagonisti di episodi come quello che ha visto protagonista il campione del mondo. Secondo il maiorchino la soluzione ideale sarebbe quella di fermare per una gara i piloti scorretti: un modo per cercare di fermare le scorrettezze in pista e per evitare che si ripresentino situazioni come quella che ha visto coinvolti Valentino Rossi e Marc Marquez.

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