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MotoGP, Lorenzo: “Ducati capolavoro” Dovi: “Jorge esagera, piedi per terra”

Il maiorchino lascia Sepang con il nuovo record della pista: “Frutto del grande lavoro di squadra, sento di poter esprimere di più il mio potenziale”. Andrea: “Ancora tanti test da fare, vedremo cosa cambierà su altre piste”.
A cura di Valeria Aiello
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Lorenzo è sempre lo stesso Lorenzo di un anno fa, ma ha più esperienza sulla Ducati, poi la nuova moto è migliorata nei punti deboli che avevamo l’anno scorso. Diciamo che il tempo di oggi è stato il frutto di un grande lavoro di entrambi”. Questa la risposta di Jorge Lorenzo, quando alla fine della terza e ultima giornata di test in Malesia gli è stato chiesto se il nuovo record del circuito di Sepang (1’58.830) fosse più per merito suo o del lavoro fatto da Gigi Dall’Igna e dagli ingegneri di Borgo Panigale.

Jorge Lorenzo durante i test di Sepang / Getty Images
Jorge Lorenzo durante i test di Sepang / Getty Images

Ducati "capolavoro"

Il maiorchino è stato il più veloce dei tre giorni di test in Malesia, il solo a scendere sotto il muro dell’1’59, nonostante una scivolata senza grosse conseguenze. “La nuova moto è un capolavoro – ha premesso Lorenzo senza troppi giri di parole. “Questi tre giorni hanno dimostrato il grande lavoro che hanno fatto gli ingegneri della Ducati durante l’inverno. Ma non solo quest’inverno, anche nei mesi precedenti, solo che durante la stagione è molto difficile introdurre le novità, perché le gare sono sempre molto ravvicinate. Abbiamo dovuto aspettare l’inverno per portare delle novità sostanziali, che sembrano piacere a tutti i piloti della Ducati, ma soprattutto a me che ho uno stile di guida un po’ diverso. C’è ancora qualche dettaglio da sistemare, ma possiamo ripartire soddisfatti dalla Malesia. La Yamaha e la Ducati saranno sempre moto diverse, a livello di telaio, di elettronica e di tutto. Questa moto però mi permette di esprimere di più il mio potenziale reale” sono state le parole del maiorchino a Motorsport.

Lorenzo: "Non è stato il giro perfetto"

Intervistato poi da Gpone.com, Lorenzo ha ammesso di non essere sorpreso dal risultato di oggi. “Non è stato un giro perfetto, quello non esiste, solo un gran giro. Non sono sorpreso, perché non ho mai avuto dubbi mio potenziale, anche quando faticavo e finivo le gare fuori dai 10. Ho sempre pensato che fosse una questione tempo e di adattamento, di fare una moto che fosse migliore per il mio stile di guida. Sarò molto contento, perché questa moto mi permette di esprimere al meglio il mio potenziale. I rivali vanno forte e non abbiamo ancora corso una gara, dobbiamo continuare a lavorare. Nella MotoGP attuale le cose possono cambiare in fretta, l’importante è avere una moto equilibrata, affidabile e competitiva in tutte le piste”.

Dovizioso: “Jorge esagera, piedi per terra”

Buona giornata anche per Andrea Dovizioso che con il tempo di 1’59.169 ha conquistato la quarta piazza in classifica combinata. Un ottimo inizio ma, come sottolineato dal forlivese, è presto per trarre conclusioni: “Sono stati tre giorni di test molto interessanti e ce ne andiamo da Sepang con delle sensazioni molto buone. La caduta di questa mattina ha un po’ complicato il nostro programma per oggi, ma alla fine abbiamo fatto ancora un’uscita con la Desmosedici GP17 e potuto confrontare alcuni dati che ci hanno confermato i miglioramenti della nuova moto, soprattutto a centro curva” ha analizzato Desmodovi. Quando poi gli è stato detto che Lorenzo non aveva esitato a definire la GP18 un capolavoro, ha commentato: “Jorge è sempre abbastanza estremo quando commenta le cose. Trovo che sia stato estremo quello che ha detto – sorride – Voglio commentare queste cose quando saremo in altre piste. Rimaniamo con i piedi per terra”. Ad ogni modo, secondo Andrea il mondiale 2018 potrebbe essere ancora più combattuto di quello della passata stagione: “Ci sono tutte le componenti per avere un campionato ancora più bello rispetto a quello dello scorso anno. Siamo in tanti ad avere un livello simile, ma ci sono ancora tanti test da fare. Sarà infatti importante vedere come cambieranno le cose su piste differenti”.

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