MotoGP, Lorenzo: “I tifosi di Valentino? Fanno solo rumore”
Sono trascorsi quasi due mesi dalle battute finali del mondiale MotoGP ma il disappunto dei fans di Valentino Rossi non cenna a placarsi. Così mentre Rossi continua ad essere riconosciuto il vincitore morale di una stagione che a Valencia ha consegnato il titolo nelle mani di Jorge Lorenzo, il terzo per il maiorchino in sella alla Yamaha dopo i due allori iridati già colti in classe 125cc e 250cc, il campione spagnolo così come il suo connazionale Marc Marquez accusato di avergli fatto da guardaspalle, continuano ad incassare il disappunto degli appassionati del Motomondiale e in particolare dei tifosi del pesarese che nel round finale, dai diversi settori del circuito iberico non hanno risparmiato fischi e insulti nei confronti dei due spagnoli. Il malumore dei fans del pesarese non sembrano però intimorire Lorenzo che in un’intervista ad Autosport ha detto di non temere che la loro rabbia possa in qualche modo influenzare il suo approccio alle gare.
Ogni personam nel mondo, combatte contro il mondo stesso – ha detto Lorenzo – Valentino con la sua carriera e la sua personalità, e tutto ciò che ha vinto, ha un numero maggiore di tifosi rispetto a noi.
E questi tifosi fanno un sacco di rumore, perché sono in tanti quelli che vogliono sostenere il loro pilota in un modo diverso.
Non c’è nulla di cui preoccuparsi – ha aggiunto – Sentire il loro chiasso non cambia la mia vita, la mia felicità o il mio lavoro.
All’interno del team Yamaha, Lorenzo non ha mai avvertito alcun favoritismo nei confronti di Rossi, nonostante il pesarese abbia contribuito in maniera fondamentale al successo della Casa dei Tre diapason in MotoGp, e vuole assicurarsi che anche il suo nome sia tra quelli che lasceranno il segno all’interno del team nipponico.
Ho sempre avuto una buona moto e lo stesso materiale anche quando, nei primi anni in Yamaha, Valentino era considerato il primo pilota – ha spiegato Lorenzo – Come in ogni matrimonio ci sono stati dei periodi di crisi, ma il mio obiettivo e il mio sogno restano quelli di chiudere la carriera in Yamaha, e adesso, con il terzo titolo, ho raggiunto l’ obiettivo, quello di essere una leggenda in Yamaha.
Sono cinque volte campione del mondo, tre volte in MotoGp come Wayne Rainey, il mio amico Kenny Roberts Sr e più in generale nel motorsport, come Ayrton Senna in Formula 1”
È una sensazione incredibile che devo godermi al massimo perché ci sono momenti molto difficili da raggiungere – ha concluso.