MotoGP, Lorenzo: “L’addio a Ducati dopo anche questa pole? Potevo sbagliare io, ma stavolta è stato il contrario”
Quella che, fino ad oggi, era la sua ultima pole a Misano, era arrivata nel 2016, quando correva con la Yamaha e in qualifica aveva stampato un giro record rimasto indiscusso in questi due anni: Jorge Lorenzo batte se stesso e nelle qualifiche del Gp di San Marino e della Riviera di Rimini 2018 stampa un nuovo primato, riuscendo già alla prima uscita a frantumare il suo vecchio best lap. “Un primo giro incredibile” ha ammesso una volta arrivato al parco chiuso, non senza aver raccolto gli applausi del pubblico e di tutto il box per essere riuscito a cavare altri due decimi nell'ultimo assalto al tempo “Non sapevo quale fosse la migliore gomma davanti, alla fine abbiamo scelto la morbida ed è andata davvero bene. Sono veramente felice”.
"Ducati completissima"
Tanta soddisfazione e anche una battuta sull’ultima incredibile tornata: “Ho tagliato la chicane – scherza nelle interviste al backdrop – Ho avuto la fortuna che non si è visto in tv”. Poi però, è il momento di tornare seri e analizzare il giro che gli ha consegnato la 68esima pole in carriera, la terza partenza al palo stagionale nonché seconda consecutiva con quella conquistata due settimane fa a Silverstone. “È il risultato del duro lavoro della squadra e mio, abbiamo capito tante cose e ripulito tanti dettagli. La verità è che in questo momento abbiamo una moto completissima che ci permette di fare questo tempo su un circuito difficile per la Ducati” ha ammesso ai microfoni di Sky Sport. “Congratulazioni alla squadra che ha fatto un lavoro incredibile in questi anni. Io ho solo cercato di fare un giro quasi perfetto e portarmi a casa questa pole”.
"Una gara alla Lorenzo? Difficile con le Michelin"
“La strategia a tre uscite? Sapevo che questo è un circuito corto, quindi la possibilità di sfruttare tre pneumatici ci stava. Nel weekend ho salvato qualche pneumatico per avere questa possibilità. Mi ha impressionato molto il primo tempo, l’1’31 e 7 già da subito, con lo pneumatico anteriore medio che per me è di solito è troppo duro, ma mi sono trovato molto bene. Questo mi ha fatto avere qualche dubbio sulla scelta della morbida davanti o se continuare con la media. Alla fine sono passato alla seconda moto e ho visto che avevo un grip molto buono, anche migliore nelle curve, e questo mi ha fatto decidere per la gomma morbida e migliorare di altri due decimi. Se sarà una gara alla Lorenzo? È difficile, perché con le Michelin è difficile preservare le gomme se si spinge dal primo giro fino alla fine. Questo si poteva fare con le Bridgestone mentre con le gomme Michelin vanno gestite molto di più, soprattutto con una moto così potente come la Ducati. L’importante sarà ritardare l’usura dei pneumatici come anche avere l’energia di spingere fino alla fine della gara”. Quando poi gli è stato chiesto se, quando si è trovato nella scia di Marquez, avesse notato qualcosa in particolare, ha aggiunto. “Marc era lì, è il nostro rivale principale perché è leader del campionato con tanti punti in più di noi, quindi è sempre bene vedere il confronto. E avendo questa possibilità, l’ho seguito per qualche giro”.
"Potevo sbagliare io, ma questa volta è stato il contrario”
Non poteva mancare una domanda sul suo prossimo addio alla Ducati. Lorenzo, che dal 2019 correrà con la Honda e farà coppia con Marc Marquez, è tornato sulle difficoltà avute con la squadra di Borgo Panigale, sottolineando come la situazione cui si era arrivati nei mesi scorsi abbia inevitabilmente portato alla sua decisione. “Lasciare la Ducati è un peccato perché la squadra è incredibile, non solo per il talento di Gigi – Dall’Igna, il direttore generale del Reparto corse – ma anche degli ingegneri di fare una moto così completa e che sia Dovi che io stiamo sfruttando tantissimo. Ma nella vita qualche volta va così. Si può sbagliare, i piloti possono sbagliare e cambiare squadra, ma questa volta è stato il contrario. Bisogna accettare quello che è successo nel passato perché non si può cambiare. Auguro grande fortuna alla Ducati per il prossimo anno, magari un po’ di meno di quella che avrò io”.