MotoGP, Lorenzo: “Marquez-Rossi? Marc non ha colpe, ma tanto di cappello a Valentino”
Quello che Jorge Lorenzo sta affrontando è decisamente il momento più difficile della sua carriera. Dopo le prime tre gare della sua seconda stagione in Ducati il maiorchino ha messo assieme appena 6 punti, un 15esimo posto in Argentina, un 11esimo posto ad Austin che erano stati preceduti dal ritiro in Qatar anche se, nella gara di apertura della stagione, era stato costretto alla caduta per un problema ai freni confermato anche da Brembo. In casa Ducati, a fare da contraltare alla sua mancanza di risultati è quanto capitalizzato da Andrea Dovizioso che, dopo tre gare, torna in Europa in testa al campionato anche se in vantaggio di un solo punto sul campione in carica Marc Marquez.
"Marquez non ha colpe ma tanto di cappello a Valentino"
Una situazione che Lorenzo ha avuto la possibilità di analizzare in tv durante la trasmissione spagnola “Land Rober”, in cui ha ripercorso gli inizi della sua carriera e non si è tirato indietro nel riconoscere di essere stato quattro volte campione “senza avere la patente di guida” che ha conseguito quando aveva già compiuto 23 anni. Anche se con un certo imbarazzo, Lorenzo ha parlato anche della sua vita privata, delle decisioni che ha dovuto affrontare, come la scelta di vivere con il padre dopo la separazione dei suoi genitori, e ricordato gli sforzi affrontati per arrivare al livello raggiunto e di tutti i sacrifici fatti negli anni.
Quando gli è poi stato chiesto della polemica scoppiata in Argentina sulla condotta di gara di Marc Marquez e le pensanti dichiarazioni arrivate da Valentino Rossi che dopo la gara ha accusato lo spagnolo di essere pericoloso in pista, Lorenzo ha ricordato che anche lui in principio era un pilota “aggressivo”: “Non è stata colpa di Marquez, la colpa e della Direzione Gara che non ha inflitto sanzioni più severe” ha insistito il maiorchino che su Valentino ha aggiunto: “Davanti a lui devi toglierti il cappello. Per quanto mi riguarda, personalmente sono molto felice. Professionalmente non posso dire la stessa cosa. La carriera è come un ottovolante e adesso sono in uno di quei momenti bassi. Le cose non vanno, la moto non mi piace proprio. Sono molto motivato ma le cose non funzionano”.