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MotoGP, Lorenzo “molto vicino” al ritiro prima di firmare con la Honda: “Ho avuto quasi una depressione”

Il campione maiorchino ha rivelato di aver pensato concretamente al ritiro dopo l’uscita dalla Ducati: “C’era ancora la possibilità di entrare nel team satellite Yamaha ma non era quella che avrei voluto. È stato molto difficile dal punto di vista mentale”.
A cura di Valeria Aiello
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Jorge Lorenzo, 31 anni / Getty Images
Jorge Lorenzo, 31 anni / Getty Images

Jorge Lorenzo ha ammesso di essere stato molto vicino al ritiro prima di firmare l’accordo che lo legherà alla Honda per i prossimi due anni. Una volta capito che la Ducati non lo avrebbe confermato al fianco di Andrea Dovizioso, per il maiorchino sembrava potesse esserci l’opportunità di passare alla Suzuki che, alla fine, ha però puntato su Joan Mir. A quel punto, la sola opzione rimasta pareva poter essere quella di un suo ritorno su una M1 con il nuovo team satellite Yamaha sponsorizzato da Petronas, almeno fino a quando non si è concretizzata l’offerta della Honda.

Lorenzo: "Ho avuto quasi una depressione"

Prima dell’accordo con HRC, Lorenzo ha ammesso di aver attraversato un periodo difficile per il timore di dover chiudere la carriera. “Ho avuto quasi una piccola depressione – ha rivelato a BT Sport -. Normalmente quando immagino il mio ritiro, in molti casi mi sento felice, perché so che vorrebbe dire non avere più a che fare con la pressione o rischiare di farsi male. Ma in realtà non mi aspettavo che mi sarei sentito depresso quando questa possibilità si fosse avvicinata concretamente. Ed è così, ero molto vicino al ritiro. È vero che c’era l'altra possibilità di entrare nella squadra satellite della Yamaha: era una buona opzione, ma non quella che avrei voluto”.

Un periodo combattuto che Lorenzo ha vissuto con la sensazione che persino la Ducati non credesse più in lui. “È stato molto difficile per me dal punto di vista mentale – ha continuato il tre volte campione del mondo della MotoGP – . Lavoravo e mi allenavo più che mai, ma i risultati non arrivavano, anche se sapevo che eravamo molto vicini ad ottenere dei risultati importanti e la vittoria. Ma la gente non ci credeva perché in un anno e mezzo in Ducati non avevo ottenuto nessuna vittoria. Ci stavamo avvicinando, all'inizio stavo in testa cinque giri, poi sette, poi dieci, ma alla fine ci mancava qualcosa e io sapevo di cosa si trattava. Ma la squadra probabilmente in quel momento non credeva più in Jorge Lorenzo. Dicono che, nel motociclismo e nello sport in generale, il tuo valore è quello dell'ultima gara e le mie ultime gare prima dell'accordo con la Honda sono state terribili”.

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