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MotoGP, Lorenzo nega la ‘gufata’ a Dovizioso: “Tutto falso”

Il maiorchino della Ducati dopo le polemiche per le dichiarazioni a Repubblica: “Parole mai uscite dalla mia bocca. Ho detto che se posso vincere a Misano, sicuramente ci provo”.
A cura di Valeria Aiello
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Jorge Lorenzo / GettyImages
Jorge Lorenzo / GettyImages

Jorge Lorenzo mette i puntini sulle “i” su quella che Repubblica ha riportato come una clamorosa gufata nei confronti della lotta al titolo di Andrea Dovizioso. “Tra il suo mondiale e una mia vittoria in gara, scelgo la seconda” erano state le parole del maiorchino, come riportate dall’inviato Massimo Calandri. “Tutto falso” puntualizza Lorenzo, che nell’intervista aveva attaccato anche Valentino Rossi. Nella smentita, però, non parla del rivale convalescente dopo l’incidente che lo costringerà a saltare la gara di Misano e presumibilmente anche la successiva ad Aragon.

Lorenzo: "Tutto falso"

La precisazione è arrivata dopo le domande dei giornalisti che venerdì Lorenzo ha incontrato nel consueto debrief dopo le qualifiche di Misano. “Le parole che hanno riportato sono totalmente fase” ha detto Jorge. “Ho detto che se posso vincere a Misano, sicuramente ci provo. E sono il primo a dire che se arriviamo a Valencia o anche prima con Dovizioso in lotta per il mondiale, farò il possibile per aiutare Andrea”.

Polemica chiusa

So quanto per la Ducati sia importante il titolo e non mi tirerò indietro” ha aggiunto Lorenzo. “Ora però mancano sei gare alla fine del campionato, non certo due, per cui se avrò l’occasione di vincere, lotterò anche contro Dovizioso”. Chiusa dunque la polemica che in poche ore aveva fatto il giro del web, tra sospetti e pesanti critiche degli appassionati che non hanno certo dimenticano quanto accaduto nel 2015. Del resto, su quelle dichiarazioni c’era anche l’ombra di un banale errore, considerato che nel riferirsi ai vecchi rivali del Dottore, piloti “bravi” ma non certo paragonabili ai vari Marquez, Stoner, Lorenzo e Pedrosa, il maiorchino avrebbe elencato anche il Corsaro Max Biaggi, sei volte iridato tra 250 e Sbk nonché suo grande amico, che considerato anche il recente incidente in cui ha rischiato la vita, non meritava certo di essere annoverato tra gli scarsi delle due ruote.

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