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MotoGP, Lorenzo non perde tempo: prime parole da pilota Honda

Il maiorchino parla delle prime impressioni avute sulla RC213V: “Si adatta meglio in termini di dimensioni, la Ducati era troppo grande per me. Marquez? Anche lui ha le sue debolezze, voglio batterlo e lui vorrà fare altrettanto”.
A cura di Valeria Aiello
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Con l’arrivo del 2019 Jorge Lorenzo è diventato a tutti gli effetti un pilota del team Repsol Honda. Per il tre volte campione della Yamaha ed ex pilota Ducati inizia una nuova avventura, una sfida che si preannuncia incandescente perché, con l’ingresso in HRC, il maiorchino si ritroverà a dividere il box con un compagno di squadra scomodo come il campione in carica Marc Marquez. “Le aspettative sono grandi” ha precisato lo stesso Lorenzo che, salutata la Ducati, questa mattina ha ufficialmente indossato per la prima volta i colori HRC in un’intervista pubblicata sui canali social della Honda.

“Se mi piacciono i miei nuovi colori? I miei colori preferiti sono sempre stati il rosso e il nero e adesso possiamo aggiungere l’arancione – ha premesso Lorenzo – . Questi sono colori che rappresentano il successo, con tante vittorie e molti titoli Mondiali negli ultimi 25 anni. Sono molto orgoglioso di appartenere a questa famiglia e di essere capace di contribuire a rendere il team sempre più forte”.

Repsol Honda può essere il team di maggior successo della storia. Hanno il maggior numero di titoli e vittorie. Se lo confrontassimo con una squadra di calcio, potrebbe essere come il Barcellona o il Real Madrid. Non ci sono squadre con più vittorie e più importanza di questa in tutto il mondo. La scorsa stagione ho guidato una moto completamente differente, molto grande e alta. Forse era troppo grande per me. La Honda si adatta meglio a me in termini di dimensioni. È una moto più compatta, piccola e bassa, con la quale posso piegarmi meglio. Mi sono sentito più fiducioso nell’entrata di curva, perché più sei vicino al suolo più sei a tuo agio. La prima impressione è stata positiva e ho visto molto potenziale” ha aggiunto il maiorchino prima di commentare il sorriso stampato sul volto dopo la sua prima presa di contatto nei test di Valencia e Jerez : “In quei momenti le tue espressioni parlano da sole. È stato tutto molto eccitante, nuovo e piacevole. Inoltre, se il feeling iniziale è buono, puoi dire molto dalle tue espressioni”.

“Una delle cose che mi ha impressionato di più è stata la reattività del team Repsol Honda nel fornire subito ciò che chiedi. Io sono stato molto chiaro, Honda ha preso nota delle mie indicazioni ed in pochi giorni avevano tutto pronto e avevamo un serbatoio del carburante quasi al 100% a mio piacimento. Tutti i piloti hanno punti forza e le proprie debolezze. Anche Marc ce le ha. Proverò ad imparare dai suoi punti di forza e credo che anche lui proverà ad imparare dai miei. Ci spingeremo a vicenda, io vorrò batterlo e lui vorrà fare altrettanto, e questo permette sempre al team di crescere e aiuta a fornire nuovi progressi tecnici per la moto”.

Il 23 gennaio ci sarà la presentazione ufficiale della Honda a Madrid: “Sarà molto speciale per me. Penso che stia creando molte aspettative perché insieme io e Marc abbiamo 12 titoli mondiali e molte vittorie. Soprattutto, c’è molto talento e molta velocità all’interno della squadra più decorata della storia. L’aspettativa e l’ottimismo sono grandi e ci divertiremo molto”.

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