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MotoGP, Lorenzo: “Sotto pressione do il meglio. E poi oggi avevo un’ispirazione speciale”

65esima pole in carriera per il maiorchino, ultima e da record in sella alla Yamaha: “Come l’anno scorso sempre qui Valencia, quando ho fatto il miglior giro della mia vita, mi sono ripetuto un anno dopo. È stato un weekend incredibile ma in gara sarà difficile battere Marquez”.
A cura di Valeria Aiello
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Jorge Lorenzo raggiante al parco chiuso / GettyImages
Jorge Lorenzo raggiante al parco chiuso / GettyImages

Lorenzo prepara la festa di addio alla Yamaha e vola in pole a Valencia, Gp finale della stagione e ultimo in sella alla M1 per il maiorchino. Una motivazione extra per il maiorchino, o meglio “un’ispirazione” come l’ha definita lui stesso dopo aver frantumato il record della pista spagnola che aveva già spazzato via lo scorso anno, quando centrò la partenza al palo della gara che gli consegnò il terzo titolo in MotoGp. Un anno dopo, Lorenzo fa ancora meglio e ferma il cronometro suul’1'29.401 cavando oltre 6 decimi al suo precedente primato e lasciandosi alle spalle Marc Marquez e Valentino Rossi che completano la prima fila dello schieramento di partenza.

Negli ultimi anni, quando le situazioni sono molto importanti, c’è molta pressione e devo fare bene, riesco a dare il meglio di me. Come è successo l’anno scorso qui, che ho fatto il giro migliore della mia vita, mi sono ripetuto sempre qui, un anno dopo – ha anlizzato Lorenzo ai microfoni di Sky Sport – Magari il giro non era tanto perfetto perché la Michelin ha aiutato ad andare forte, anche se sono molto orgoglioso di tre intertempi, negli ultimi due ho sbagliato alla prima curva. Potevo fare ancora due decimi meglio. Ad ogni modo oggi avevo un’ispirazione speciale e fare quel 1’29 e 6 mi ha aiutato a tenere un giro di base e poter rischiare un po’ di più dopo.

C’è una piccola percentuale di motivazione extra per chiudere al meglio il mio peridio in Yamaha, ma soprattutto il feeling e la confidenza che mi hanno dato questi pneumatici, che sono uguali a quelli di Brno e di Misano, unitamente a questo asfalto danno una confidenza speciale – aggiunge – Si scaldano velocemente e danno grip, e in queste condizioni posso guidare come so fare e arrivare al mio massimo potenziale.

Tutto mi usciva facile, anche se staccavo più tardi e più all’interno, la moto stava lì, non cadeva, e quando è così bisogna approfittare e fare la pole position.
Abbiamo fatto un weekend incredibile ma la gara è più importante. Sarà difficile battere Marquez perché è in un grande stato di forma e la Honda è migliorata molto, ma ci proveremo, e daremo il massimo.

I complimenti di Ramon Forcada? Lo ringrazio e sicuramente sarà un tecnico che mi mancherà perché è quello che ne sa di più di sospensioni nel paddock ma la vita è così, e qualche volta le storie finiscono.

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