MotoGp, Lorenzo-Yamaha: “Offerta a scadenza ma se serve più tempo, Jorge lo avrà”
La decisione di Valentino Rossi di accelerare i tempi del rinnovo e firmare a sorpresa il contratto che lo legherà per altre due stagioni alla Yamaha ha lasciato che la patata bollente restasse nelle mani di Jorge Lorenzo che, a differenza del pesarese, già a febbraio aveva chiesto alla Casa dei Tre Diapason di firmare prima del Gp del Qatar. In Yamaha non si erano fatti alcun problema, consegnando la proposta ad entrambi i piloti già all'inizio della scorsa settimana. Rossi firmava venerdì sera, Lorenzo invece no, alimentando le indiscrezioni di un suo passaggio in Ducati quando, nel difendere la sua posizione, parlava di altre opzioni da valutare, “alternative che Rossi non aveva”. Poi la rettifica, arrivata martedì scorso, in occasione di un evento Porsche a Barcellona dove Lorenzo accarezzava la sua nuova Cayenne S E-hybrid in un’abile mossa del brand della galassia Volkswagen, di cui fanno parte anche Audi e la stessa Ducati. Il maiorchino ammetteva di avere sul tavolo solo l’offerta Yamaha e che la decisione sarebbe arrivata in pochi giorni, due-tre settimane al massimo. Ma a quanto pare, non sarà così.
Valera: "Se serve più tempo, Jorge lo avrà"
A scandire i tempi della scelta di Lorenzo è il suo manager, Albert Valera, che ha parlato dell’ultimatum della Yamaha, ammettendo che per concludere l’affare potrebbe essere necessario altro tempo.
Offerta di Yamaha ha una scadenza, come tutto il resto a questo livello – ha detto Valera a Motorsport – Ma abbiamo un ampio margine, dopo la gara di Jerez o anche quella di Le Mans.
Inoltre, Lin Jarvis – il managing director Yamaha, ndr – ha messo in chiaro che se Jorge avrà bisogno di più tempo per pensarci, lo avrà”.
Valera ha insistito che l’esitazione di Lorenzo è assolutamente normale e che non dovrebbe sottintendere un segnale di qualche altra trattativa o decisione.
Ora sembra che il rinnovo dovesse essere un qualcosa di normale e che la cosa anormale è non averlo fatto prima dell'inizio della stagione, ma la realtà è ben diversa – ha aggiunto.
Né i piloti Honda, né quelli Ducati hanno ricevuto offerte per il rinnovo o proposte da altre squadre. La cosa normale è di iniziare a parlare di contratto dopo cinque o sei gare, e non firmare prima della stagione”.
