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MotoGP, Marquez: “Jerez, pista ‘vecchia scuola’. Rivali veloci ma possiamo fare bene”

Lo spagnolo della Honda in vista della gara di casa: “È sempre speciale, dopo la vittoria negli Usa abbiamo più fiducia e motivazione anche se è uno dei circuiti più difficili per noi, con forti accelerazioni e frenate decise”.
A cura di Valeria Aiello
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La corsa alla vetta del mondiale riparte dal circuito di Jerez de La Frontera per il GP di Spagna, quarto round in calendario dopo Qatar, Argentina e Austin, che Marc Marquez affronta con la motivazione extra di correre davanti al pubblico di casa e lo slancio della prima vittoria stagionale colta in Texas che lo ha rilanciato in campionato, complice anche la caduta di Maverick Vinales. In classifica, il campione di Cervera paga 18 punti di ritardo dal leader Valentino Rossi ma il circuito di Jerez, almeno sulla carta, è uno dei più complicati per la Honda. Lo spagnolo ha colto una sola vittoria, nel 2014, salendo altre cinque volte sul podio, e solo in un’occasione, nel 2013, la casa nipponica ha portato a casa una doppietta, con Dani Pedrosa sul gradino più alto del podio, seguito da Marc Marquez.

Marc Marquez / GettyImages
Marc Marquez / GettyImages

Sono felice di tornare in Spagna dopo tre GP fuori dall’Europa, anche perché è la gara di casa e davanti al mio fan club è sempre speciale – ha dichiarato Marc Marquez – Naturalmente la nostra vittoria a Austin ha dato all'intera squadra una maggiore fiducia e motivazione per continuare a lavorare solo e per cercare di capire come migliorare ulteriormente la messa a punto della nostra moto.

Jerez è uno dei circuiti più difficili per noi, è una pista "vecchia scuola", molto corta e stretta, con punti di forte accelerazione e frenate decise. Bisogna far girare la moto bene ma è anche necessaria una buona stabilità durante la frenata, perché è qui che si possono ottenere buoni tempi. A Jerez i nostri avversari sono sempre molto veloci, ma credo che potremo fare bene se lavoriamo bene a partire da venerdì mattina”.

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