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MotoGP, Marquez: “La caduta? Ho avuto paura, non riuscivo a respirare”

Il campione della Honda incappato in un violento highside nelle prime libere del GP di Thailandia: “Mi sono un po’ spaventato ma per fortuna non mi sono fatto niente”. Puig: “Qualsiasi altro pilota si sarebbe disintegrato”.
A cura di Valeria Aiello
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Marc Marquez - Getty images
Marc Marquez – Getty images

Qualsiasi altro pilota si sarebbe disintegrato”. Non sono servite tante parole al team manager della Honda, Alberto Puig, per descrivere il sospiro di sollievo di tutto il box quando la risonanza magnetica svolta da Marc Marquez all’ospedale di Buriram ha dato esito negativo. “Questo dimostra quanto sia forte, perché è stata una caduta molto dura” dice Puig dopo la brutta botta rimediata dal campione spagnolo nelle fasi finali delle libere 1 del GP di Thailandia, quando alla curva 7 è stato catapultato in aria dalla sua RC213, picchiando pesantemente a terra con la gamba sinistra e la schiena. Una caduta violenta e improvvisa, della quale Puig ha cercato di spiegare la dinamica, sostenendo che a causare l’highside che ha rischiato di metterlo fuori dai giochi nel venerdì del primo match point iridato, sia stato lo sporco raccolto dalla gomma posteriore nel giro di lancio per il time attack.

Marquez: “Non riuscivo a respirare”

Marquez se l’è cavata con qualche contusione (“Se sentirà dolore lo tratteremo con antidolorifici” ha detto il dott. Angel Charte, medico ufficiale della MotoGP) ma a dare il primo vero responso sulle sue condizioni è stata la pista, dove non ha avuto troppi problemi a piazzare da subito il suo nome sul rigo più alto dei tempi, assicurandosi il sesto tempo in classifica combinata.

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Subito dopo la caduta ero un po’ spaventato, perché non riuscivo a respirare – ha spiegato Marquez a fine giornata – . Saranno stati appena cinque secondi ma mi sono sembrati molti di più. È stata una brutta sensazione ma per fortuna non mi sono fatto niente. C’era Emilio – Alzamora, il manager di Marquez – che era già pronto con lo scooter e avrei voluto rientrare con lui al box per tornare in pista con la seconda moto. Ma abbiamo deciso che era meglio verificare le condizioni fisiche. È stata una caduta difficile da capire perché ero appena uscito dal box – dice ancora lo spagnolo – . È vero che montavo due gomme nuove e che la pista era un po’ sporca, ma è stata una caduta strana, perché non stavo spingendo. Ho sbagliato a chiudere il gas ed è entrato il freno motore e tutto il resto. Ma è andata bene, sono tornato in pista nelle FP2 e dopo un primo giro tranquillo, sono tornato subito a spingere a manetta”.

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