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MotoGP, Marquez: “Meno pressione ma Vinales e Rossi davvero forti”

Lo spagnolo della Honda sulla coppia Yamaha: “Non solo Maverick ma anche Valentino, che nelle libere sembra soffrire, poi in gara è molto forte. Lo scorso anno ho sentito più pressione, anche se quando sei in lotta per il mondiale c’è sempre”.
A cura di Valeria Aiello
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Marc Marquez / GettyImages
Marc Marquez / GettyImages

Tre titoli in quattro stagioni in MotoGP con quello dello scorso anno ma il mondiale 2017 fatica a decollare per Marc Marquez. Messo in ombra dal difficile debutto di Jorge Lorenzo sulla Ducati e da uno strepitoso Maverick Vinales all’esordio in Yamaha, dopo due gare ha già un ritardo di 37 punti in classifica, peggio avvio di stagione dello spagnolo nel mondiale. Non era mai accaduto che Marquez restasse fuori dal podio nelle prime due gare del campionato Quarto in Qatar, Marquez è caduto in Argentina, quando era in testa alla corsa. Nonostante tutto, il tre volte iridato della Honda ha ammesso di aver sentito “più pressione” nel campionato dello scorso anno, chiuso con tre gare di anticipo in Giappone.

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Ho sentito più pressione lo scorso anno. Anche se, ovviamente, si sente pressione a essere lì in lotta per campionato – ha detto Marc Marquez a Motorsport.com. – E sembra che i due piloti Yamaha sono molto forti, non solo Maverick ma anche Valentino, che nelle prove sembra soffrire un po’ di più, in gara è molto forte.

Hanno davvero un buon pacchetto e sono decisamente competitivi – aggiunge lo spagnolo – abbiamo bisogno di lavorare insieme con la Honda per cercare di trovare un modo per migliorare la moto. È vero che stiamo ancora imparando e lavorando. Se si guarda allo scorso fine settimana in Argentina, abbiamo iniziato lontano dai primi e gradualmente ci siamo avvicinati fino a stare vicino nel warm up. Queste prime gare sono andate un po’ così”.

Quanto al carattere del nuovo motore Honda che secondo Cal Crutchlow rende la moto 2017 più difficile da guidare rispetto alla precedente, Marquez crede che dipenda da non ancora non precise regolazioni nella gestione elettronica.

È qualcosa che sapevamo già da questo inverno – ammette – A causa del carattere del nuovo motore, dobbiamo imparare e di trovare la base migliore a livello elettronico, che è l'aspetto che più soffriamo. Ma anche con questi problemi Cal ha chiuso sul podio e stava conducendo la gara quando sono caduto”.

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