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MotoGp, Marquez: “Restano solo 4 GP, dobbiamo dare il 100% in ognuno di essi”

Lo spagnolo della Honda: “Ho grandi ricordi del Giappone, a Motegi ho vinto l’anno scorso e per due volte ho festeggiato il titolo. Trovare il giusto compromesso tra accelerazione e staccata sarà fondamentale, vogliamo ottenere un buon risultato davanti ai nostri tifosi” ha dichiarato.
A cura di Matteo Vana
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Marc Marquez - Getty images
Marc Marquez – Getty images

Dopo essersi ripreso la vetta del mondiale in solitaria, Marc Marquez non ha nessuna intenzione di scendere. Il pilota della Honda, grazie alla vittoria ad Aragon, è tornato a guardare tutti dall'alto; una sensazione non certo nuova per Marquez, capace di vincere 4 degli ultimi 5 mondiali disputati. L'anno scorso quella di Motegi fu la pista del trionfo, quella che consegnò allo spagnolo il titolo iridato dopo una cavalcata trionfale: stavolta non potrà essere così, ma Marquez è pronto a vincere ancora allungando il proprio vantaggio nei confronti di Dovizioso.

Un rapporto speciale con la pista nipponica

Una gara, quella giapponese, che si correrà sulla pista di casa della Honda. Lo spagnolo è il grande favorito nonostante una tradizione non certo fortunata: solo nel 2016, infatti, è arrivata la prima vittoria della carriera da quando corre in MotoGP a rimpolpare un bilancio che non lo aveva mai visto chiudere davanti a tutti nella patria del costruttore nipponico. A fare da rovescio della medaglia, però, ci sono i due titoli mondiali festeggiati proprio davanti ai tifosi giapponesi a rendere speciale il rapporto dello spagnolo con il tracciato. La speranza, per Marquez, è quella di bissare il successo dello scorso anno, ma quella giapponese è una gara dalle mille insidie.

Ci sono ancora quattro GP e dobbiamo dare il 100% in ognuno di essi, a partire dalla tripletta asiatica. Queste sono gare molto impegnative per via del fuso orario e delle differenti condizioni climatiche. Con un campionato aperto come quest'anno, saranno una sfida ancora più grande – ha dichiarato il pilota della Honda -. Da Barcellona in poi siamo saliti sul podio in ogni gara, a parte Silverstone, abbiamo fatto un ottimo lavoro perché abbiamo gestito circuiti e situazioni diverse; questo ci rende fiduciosi e dimostra che abbiamo un ottimo livello ovunque.

Ho grandi ricordi del Giappone perché a Motegi ho vinto l'anno scorso e per due volte ho festeggiato il titolo. In ogni stagione però la storia è diversa, quindi dobbiamo farci trovare concentrati e pronti a gestire ogni tipo di situazione. Le condizioni del tracciato possono variare notevolmente a Motegi e dovremo lavorare duramente sul set-up per trovare un giusto compromesso tra l'accelerazione e le staccate violente. Ci teniamo molto però ad ottenere un buon risultato davanti ai tifosi della Honda.

Una vittoria non consentirebbe ancora allo spagnolo di festeggiare il titolo, ma allargherebbe ulteriormente la forbice nei confronti di Andrea Dovizioso e Maverick Vinales, gli ultimi due piloti rimasti a poter impensierire il campione del mondo in carica. Mancano ancora 4 gare alla fine del mondiale, la stagione di Marc Marquez passa ancora una volta da Motegi e lo spagnolo non ha intenzione di perdere l'appuntamento con l'ennesimo treno iridato.

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