MotoGP, Marquez: “Rossi riferimento, incredibile essere paragonato a lui”
La MotoGP torna ad Assen questo weekend e si rinnova la sfida tra Valentino Rossi, secondo in campionato con un ritardo di 27 punti, e Marc Marquez, campione in carica della Honda e leader del mondiale che, in un’intervista a Marca, ha analizzato questa prima parte di stagione e il vantaggio “positivo” con cui arriva nei Paesi Bassi: “È un bene, siamo davanti. Sono molto esigente con me stesso e mi piace migliorare, l’errore del Mugello non era necessario, avrei dovuto pensare in modo diverso. Succede a tutti. Ma avevamo quel margine di punti e lo abbiamo salvato. Se sarò calcolatore ad Assen? Quelli che mi conoscono sanno che la calcolatrice raramente la uso. Parto venerdì mattina con la massima tensione e concentrazione e, soprattutto, spingo al massimo per stare bene domenica. Prima della gara, penso a dove posso combattere, ma la mentalità vincente resta quella del weekend”. Salvataggi record inclusi: “Lo stile del 93 è lì, con l’esperienza di saper interpretare le situazioni in modo diverso, restando calmi e pensandoci un po’ prima, ma il vero Dna è dentro. Lo stile è uno e sono io che mi autocontrollo per la maggior parte del giorno. È bello trovare un compromesso. Nel 2015 ho potuto vedere che dare tutto il cuore non va bene, è anche un bene per tornarci con la testa”.
"Rossi riferimento, incredibile essere paragonato a lui"
Quando gli è stato chiesto delle Yamaha e del difficile periodo tecnico affrontato dalle M1, Marquez ha aggiunto: “Forse lo è per i giornali, le Yamaha sono seconda, terza e quarta in campionato. E questo significa qualcosa. Forse mancano di esplosività ma è una moto costante, è sempre lì. Vedremo cosa succede in Olanda, Assen è uno dei circuito dove la Yamaha può vincere ed è lì che dobbiamo rendere le cose difficili. Rossi, Vinales e Zarco sono tutti in lotta per il campionato”. Parlando poi del confronto con Rossi: “Essere paragonato a Valentino è incredibile, è ancora un punto di riferimento. Una cosa non toglie l’altra. Quello che sta facendo a 39 anni difficilmente può essere ripetuto in futuro, è incredibile, per come mantiene la motivazione, il desiderio di migliorare, la velocità in pista. Questo è ammirevole. Se mi vedo così alla sua età? I piloti vivono il presente. Se me lo chiedete adesso direi che fino a quando il fisico sopporta, io continuerò a correre in moto, poi c’è quello che senti dentro. Bisogna mantenere la motivazione, recuperare gli infortuni, cercare l’ambiente giusto, questa è una delle ragioni per cui continuo a vivere a Cervera con i miei amici, è il modo per avere lo stesso entusiasmo di quando ho iniziato”. Impossibile non parlare del prossimo arrivo di Jorge Lorenzo in Honda, dalla prossima stagione suo compagno di squadra: “Lorenzo è un grande pilota. In ogni momento mi sono sentito molto rispettato da Honda. Mi hanno chiesto se c'era qualche problema e ho detto di no, più forte è meglio, più si cresce all'interno del box, soprattutto, personalmente. Da un campione come Jorge dovremo imparare qualcosa. Vedremo come si adatterà alla Honda”.