MotoGP, Marquez tradito dalla pioggia di Aragon: “Il rischio ha superato il limite”
Quello di Aragon doveva essere il round del ritorno di Marc Marquez, quello del trionfo davanti al pubblico di casa, quello del record di Mick Doohan. Ma a stravolgere i programmi del 21enne di Cervera che scattava dalla pole ci ha pensato la pioggia iniziata a cadere copiosa durante la gara. Un’esperienza nuova per il dominatore del mondiale che nonostante la bandiera bianca sventolata dai commissari, decide di non rientrare ai box per effettuare il cambio moto: una scelta azzardata che dopo l’errore al Misano World Circuit Marco Simoncelli, porta a quota due le leggerezze del Cabroncito in questa stagione.
Ma a far pendere l’ago della bilancia a suo favore, le cadute di Dani Pedrosa e Valentino Rossi, i suoi due diretti inseguitori in campionato, che di fatto permettono al Campione della Honda di viaggiare con un margine di 75 lunghezze dal teammate e 78 dal pesarese, un distacco sufficiente a trasformare il GP del Giappone, prossimo round del campionato, nel suo primo match point per il secondo titolo in classe regina.
“Non è una gara da dimenticare perché mi è servita per fare tanta esperienza” spiega Marquez al termine della gara. “Non mi era mai successo che cominciasse a piovere a metà gara”.
“Quando è aumentata l'intensità, ho pensato di rimanere fuori perché mancavano pochi giri ed ho visto che non perdevo tanti secondi ma questa volta il rischio ha superato il limite”.
Marc Marquez dalla testa della corsa non si era accorto della caduta di Pedrosa, avvenuta alle sue spalle una tornata prima della sua: “Non sapevo che Pedrosa fosse caduto. Per entrare ai box e cambiare moto servivano circa 60 secondi, mentre io ne perdevo 10 al giro ma questa volta il rischio è stato troppo grande”.
“Ci ho provato” ha ammesso Marc Marquez che senza perdere il sorriso conclude “Alla fine abbiamo fatto comunque un buon weekend e questo è importante”.