MotoGP, Marquez: “Vittoria per Hayden e la sua famiglia”
Ottava vittoria di fila al Sachsenring con cui si conferma imbattibile sull’Anello di Sassonia: Marc Marquez rispetta le attese nonostante si sia trovato a dover fare i conti con un sorprendente Jonas Folger, autore di una gara incredibile in sella alla sua Yamaha. “Sono contento perché in gara mi aspettavo la lotta con Dani e non Jonas, andava molto forte, e c’è stato un punto in cui ho detto ‘Sicuramente quando caleranno le gomme, calerà anche lui’ ma non mollava mai. Sapevo che se avessi messo 5 decimi sarei andato via, ma lui era sempre lì a 1-2 decimi. Stavo spingendo e provavo a fare di tutto Negli ultimi cinque giri ho spinto un po’ di più, ho girato di nuovo sul’1’21.6 e alla fine ho vinto” ha detto Marquez che con la i 25 punti del gradino più alto del podio agguanta la leadership del mondiale, mettendo 5 punti su Maverick Vinales, 6 su Dovizioso e 10 su Valentino Rossi che lo seguono in classifica.

Oggi era una di quelle gare che si doveva vincere. Oggi non vincere sarebbe stata un’occasione persa, perché questa è una delle piste dove si doveva provare di prendere 25 punti – ha aggiunto Marquez ai microfoni di Sky Sport – Test prima della gara in Austria? Faremo un test a fine mese a Brno dove proveremo alcune cose e se ci potranno aiutare, le porteremo. Sono sincero nel dire che ci sono piste dove facciamo più fatica e delle pista come questa dove siamo forti e dobbiamo spingere tanto. Per il momento andiamo in vacanza primi, e questo è l’importante”.
Seconda vittoria stagionale per Marquez dopo quella di Austin, la prima dal tragico incidente in bicicletta che ha strappato via la vita a Nicky Hayden. Il pensiero del campione della Honda è proprio al Kentucky Kid e la sua famiglia.
Guida più pulita qui al Sachsenring? La Honda si deve guidare così quest’anno, se si guida in altro modo cadi, ed è quello che mi è successo all’inizio dell’anno e in qualche gara in cui ho esagerato un po’. Bisogna andare un po’ più morbidi con uno stile un po’ come quello del mio compagno di squadra. Onestamente all’inizio dell’anno facevamo un po’ di fatica perché ero troppo aggressivo.
Era una cosa che mi ero ripromesso, dopo l’incidente di Nicky Hayden, volevo la prima vittoria per la sua famiglia e per lui.