MotoGP, Max Biaggi: “Valentino Rossi può vincere il mondiale anche a 40 anni”
Archiviate le prime tre gare del campionato 2018, la MotoGP sbarca a Jerez per la prima gara del mondiale in Europa. Ad arrivare da leader è Andrea Dovizioso che si presenterà in Spagna in vetta al campionato, anche se con il fiato di Marc Marquez sul collo: 46 a 45 per il forlivese che ha preso il massimo possibile su piste meno congeniali come il Termas de Rio Hondo e Austin. Sulla carta, l’avversario più pericoloso resta proprio Marquez che – se non avesse perduto la testa in Argentina – avrebbe già potuto essere in fuga, anche se resta chiaro che lui e la Honda fino a questo momento si sono dimostrati un binomio quasi perfetto. Con il ritorno del mondiale in Europa entrerà nel vivo anche il mercato piloti, fra addii ormai certi – come il passaggio di Johann Zarco dalla Yamaha Tech3 alla KTM – ma anche rinnovi già decisi, come quello di Valentino Rossi che, alla vigilia della prima gara stagionale in Qatar, ha annunciato il biennale con la Yamaha che lo porterà a correre fino a 41 anni in MotoGP.
"Rossi può vincere anche a 40 anni"
Sulla decisione del pesarese è tornato Max Biaggi che, in un’intervista a Quotidiano.net, ha così parlato della scelta dell’ex rivale di continuare a correre fino a 41 anni: “Attenzione a metterla su questo piano. Secondo me tutto è possibile, anche quando sembra che l’età possa dire il contrario. Io ho vinto il mio ultimo Mondiale a 41 anni (Superbike, stagione 2012, in sella ad Aprilia ndr). L’età conta sulla carta d’identità. Poi, in pista, a fare la differenza arriva da altri valori. Le motivazioni, la testa, la tenuta fisica”.
"Rossi-Marquez? Rende questo sport più popolare"
Il Corsaro ha poi parlato anche del grande stato di forma di Marquez. “Beh, il Marquez che ho visto nelle prime gare mi è sembrato addirittura più performante degli anni scorsi. Sì, lo spagnolo lo vedo favorito assoluto al titolo. Io dico, occhio a Vinales e ovviamente a Rossi. Di sicuro le Ducati stanno facendo bene, su questo non possono esserci dubbi. Ma se devo essere sincero dico che per loro non sarà facile ripetersi. Rivedo il Mondiale scorso, vedo quanto ha fatto la Ducati e penso che ripetere un’annata del genere sarà molto difficile”. Infine, sullo scontro tra Marquez e Rossi in Argentina: “Mi sembra che il Motomondiale sia da due, tre stagioni che inizia in modo movimentato. Dai… questo è uno sport dove si corre in moto. Dove si fa di tutto per vincere. Poi entrano in scena le fazioni… chi sta per uno e chi sta per l’altro, all’episodio in questione si aggiungono mille chiacchiere. Così tutto s’ingigantisce. Diciamo che certe situazioni contribuiscono a dare ancora più popolarità a uno sport, il nostro, che comunque è già molto popolare”.