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MotoGP, Meregalli: “Nel 2016 Rossi ha commesso errori che non sono da lui”

Il team manager della Yamaha torna sulla stagione appena conclusa: “Dopo la rottura del motore al Mugello, Valentino si è trovato in una situazione in cui era nettamente dietro a Marquez in classifica. Così ha spinto al limite per colmare il divario” ha dichiarato.
A cura di Matteo Vana
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Valentino Rossi / Getty
Valentino Rossi / Getty

Il 2016 poteva essere l'anno della riscossa per Valentino Rossi, ma il pilota della Yamaha non è riuscito a battere Marc Marquez. Una stagione in chiaroscuro per l'italiano, trovatosi a combattere contro avversari più giovani e troppo spesso costretto a rincorrere. Alla fine il Dottore ha dovuto chinare il capo davanti al trionfo dello spagnolo della Honda, rinviando ancora una volta l'appuntamento con il decimo mondiale.

Decisiva la rottura del Mugello

Una vera e propria maledizione quella di Rossi che non è riuscito ancora a sfatare. Quella appena conclusa sembrava essere la stagione giusta: i due secondi posti ottenuti in Argentina e Francia, sommati alla vittoria in Spagna, avevano illuso i tifosi del 46 giallo, ma la rottura del Mugello ha complicato terribilmente i piani. Proprio quello che si è verificato al Gran Premio d'Italia è stato lo spartiacque decisivo della stagione: ne è convinto anche team manager Yamaha, Massimo Meregalli:

Dopo la rottura del motore al Mugello – ha spiegato ai microfoni di Speedweek.com –  Valentino si è trovato in una situazione in cui era nettamente dietro a Marquez in classifica. Così ha dovuto spingere con forza per recuperare il ritardo. Forse ha rischiato troppo ad Assen, è stato un po' costretto. Successivamente ha sempre spinto al limite per provare a colmare il divario in classifica e questo lo ha portato a commettere errori che non sono da lui.

Adesso, con la nuova stagione alle porte, Rossi è pronto a riprovarci anche se, oltre ai soliti avversari, quest'anno il Dottore dovrà guardarsi anche da Maverick Vinales, il suo nuovo compagno di box. Il giovane spagnolo ha dimostrato di saper andare veloce e potrebbe essere un osso duro per il Dottore, grazie soprattutto alle prestazioni della Yamaha, apparsa subito competitiva.

Avevamo fatto dei test a novembre. Uno dei nostri punti di forza, la stabilità nelle curve veloci – ha concluso Meregalli –  è sempre presente. La prima impressione del pacchetto è stata positiva e da lì bisogna comunque continuare a lavorare per ottimizzare la moto.

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