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MotoGP, Miller confessa: “Ad Austin con una clavicola rotta. Lorenzo? Ho provato a scusarmi ma…”

Nel weekend in Texas il pilota australiano ha tenuto nascosta la notizia di un incidente durante un allenamento mountain bike. E sul sorpasso azzardato con cui ha rischiato l’incidente con il maiorchino spiega: “Ero al limite e lui era su una strana traiettoria, ma sapevo che non ci sarebbe stato nessun contatto”.
A cura di Valeria Aiello
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Jack Miller / Pramac Ducati
Jack Miller / Pramac Ducati

Jack Miller ha chiuso in nona posizione il Gp delle Americhe di Austin. Un risultato assolutamente positivo per il pilota australiano he all’indomani della gara a stelle e strisce diventa straordinario viste le condizioni fisiche in cui ha gareggiato.

L'incidente in allenamento in bici

Attraverso il suo blog Miller ha fatto sapere di aver disputato l’intero weekend in Texas con una clavicola fratturata in seguito a un incidente rimediato in California durante un allenamento in mountain bike. “Non abbiamo detto niente della spalla per tutto il weekend ma adesso che abbiamo finito ne posso parlare. Dopo l’Argentina mi stavo allenando in California, e sono caduto con la mountain bike. Si tratta di un infortunio che ha solo bisogno di riposo per essere recuperato, ma ho rimediato anche un piccolo danno muscolare, qualche livido, uno strappo alla cuffia dei rotatori della spalla destra ed anche una frattura alla clavicola. Che dire, a volte il tempo tra trascorre tra una corsa e l’altra può essere più pericoloso dei weekend di gara”.

"Lorenzo? Ho provato a scusarmi ma…"

Dopo qualifiche difficili, ad Austin Miller è stato costretto a partire dalla 18esima casella in griglia ma buone le sensazioni del warm up sono state confermate dal passo di gara che gli ha permesso una grande rimonta fino alla top ten non senza qalche brivido, come quello a sei giri dal traguardo quando con una manovra azzardata ha infilato Lorenzo alla prima curva. “Dopo la gara sono andato a chiedergli scusa. Ero al limite e lui era su una traiettoria strana, più esterna. A quel punto le opzioni erano fermarsi in curva o, visto che lui si trovava nella parte esterna, cercare di stare all’interno. Così sono entrato all’interno. Non credo ci fosse alcun contatto, è stata una decisione last-minute, non pianificata. Ho solo cercato di affrontare la situazione come meglio potevo” ha spiegato il potacolori Ducati Pramac a Crash.net.

Dopo la gara sono andato a chiedere scusa – racconta l’australiano – Lui non voleva riconoscere la cosa ma in ogni caso è andata così. Ho visto che stava avendo problemi con le gomme. Ma credo che dopo la gara non sia il momento ideale per parlare con un altro pilota”. D’altra parte Lorenzo, rimasto fuori dalla top ten e costretto ad accontentare di un amaro undicesimo posto, ha riservato una battuta sulla manovra del rivale: “Se non alzavo la moto, ci sarebbe stato l’incidente. Ma probabilmente la mia gara è andata così male che per loro – la direzione gara, ndr – non vale la pena parlare di queste cose. Se il pilota non ti tocca o non cadi, non fanno nulla. Sempre dagli stessi piloti, queste azioni”.

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