MotoGP Misano: Il Popolo Giallo
Il popolo giallo vive di emozioni, ma allo stesso tempo è un’emozione pulsante. Lo puoi percepire ad ogni Gran Premio, ad ogni discussione tra appassionati, ad ogni tavolino di un bar al termine di un week-end di gare. Ma se vuoi vivere appieno quello che il Popolo Giallo può trasmetterti devi per forza provare almeno una volta l’emozione di entrare in un circuito. La percepisci già nelle gare estere, pure nella terra degli spagnoli, dove il colore del Dottore sovrasta quello degli idoli di casa. Ma nulla è come Misano. Nella terra dei motori, a pochi chilometri dal feudo del Re, il Popolo Giallo diventa il protagonista assoluto dell’intero week-end.
Un fiume in piena, un mare giallo
La giornata del Popolo Giallo inizia molto presto all’alba. Per chi si è fatto centinaia, migliaia di chilometri in auto, che magari ha trasformato in rifugio per la notte. Ma anche per chi vive nelle vicinanze del circuito. È appena spuntato il sole, ma ai lati delle strade dei paesi limitrofi vedi colonne ordinate di magliette gialle, di cappellini, di bandiere infilate nello zaino. Piccoli torrenti che man mano che avanzano aumentano di intensità, fino a trasformarsi in un fiume che scavalca il ponte sull’autostrada e che scende verso il monumento dedicato al SIC, la leggenda Marco Simoncelli. Ed ecco che questo fiume sfocia nel suo mare, il Misano World Circuit dedicato al pilota di Coriano. Alle 7:30 è già una festa di colore con le tribune, ampliate per l’occasione, ed i prati già gremiti.
Una passione indescrivibile
Puoi essere indifferente alle tifoserie, puoi simpatizzare per altri piloti, ma sicuramente rimarrai emozionato alla vista di una marea gialla, dallo sventolio delle bandiere, dalla festa. Come un campo di girasoli pronti a seguire la luce del suo Re, quel Dottore che ha saputo cambiare la storia di questo sport, cha ha saputo unire e dividere gli appassionati, che ha saputo trasformare le critiche nella sua forza, che continua a lottare per conquistare il decimo titolo. Un Popolo unito, che ama il suo campione e che ama questo sport, pericoloso, appassionante. Che ama tutti i protagonisti, che rischiano la vita per regalarci questo spettacolo. È vero: ci sono i fischi, ci sono gli insulti, ma tutto questo rappresenta una minoranza, una zona d’ombra di questo magnifico campo, dove è naturale che alcuni fiori gialli risultino un po’ appassiti.
Regalatevi un’emozione, guardate un Gran Premio, vivete in prima persona quello che questo sport può darvi, programmatelo per il futuro, perché, come recita l’hashtag ufficiale del GP di Misano è #impossibilenonesserci.