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MotoGP Misano, Lorenzo: “Ora la strategia è una sola, vincere”

Caduto dopo il secondo cambio moto, il maiorchino scivola a -23 nel mondiale: “Il campionato non è finito, anche Valentino potrebbe commetter un errore da qui alla fine”. La critica al flag to flag: “Fatto per le televisioni, quando piove andrebbe data la bandiera rossa”.
A cura di Valeria Aiello
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Guarda il bicchiere mezzo pieno Jorge Lorenzo che al Gp di San Marino e Riviera di Rimini incassa il primo zero nel mondiale e scivola a quota -23 punti dal leader della classifica iridata, Valentino Rossi. Tradito dalle condizioni dell’asfalto, bagnato dall’improvvisa pioggia che ha sorpreso la gara della MotoGp, il maiorchino della Yamaha ha ritardato, come il Dottore, il secondo cambio moto ma nel giro di rientro è incappato in una caduta improvvisa, sottolineata da un boato poco sportivo ma assolutamente inevitabile che ha scosso il circuito di Misano. Seconda gara difficile subito dopo quella di Silverstone per il maiorchino della Yamaha che, in ottica campionato, non dà nulla per perduto.

Sono due gare che le cose vanno storte, sempre a causa di gare strane e con il bagnato. Purtroppo non avevo molto feeling in queste condizioni e quando sono tornato sulle slick non sono riuscito a portarle subito in temperatura, quindi ho perso il posteriore e sono caduto. Queste sono le gare, ma il campionato non è assolutamente finito qua

Dopo la violenta caduta, Lorenzo ha lamentato un gonfiore alla mano destra, per cui si era recato in Clinica Mobile:

La caduta è stata molto dura, ma fortunatamente non mi sono fatto nulla di grave. All'inizio la mano destra si era gonfiata abbastanza e temevo che ci potesse essere una frattura, ma non è così. Ho avuto anche qualche giramento di testa e non vedevo benissimo, ma anche da questo punto di vista è tutto ok. Diciamo che questa, se non altro, è la nota positiva del weekend

Nonostante la domenica storta, Lorenzo non è assolutamente tagliato fuori dalla lotta per il titolo iridato, con un monte di 250 punti nelle cinque gare ancora da disputare, a partire dal prossimo round in Spagna, ad Aragon, passando per la tripletta della trasferta asiatica fino al round finale di Valencia. Un recupero alla portata del maiorchino che in questa stagione ha già agganciato in classifica il pesarese, recuperando 29 punti in quattro gare.

La mia strategia ora può essere solo quella che diceva l'allenatore di calcio Luis Aragones: vincere, vincere e vincere. Quando non è possibile, allora dovrò cercare di chiudere secondo dietro a Marquez. Questo è il mio obiettivo. Credo che se riuscissi a vincere almeno quattro delle cinque gara che mancano, avrei ancora buonissime chance di vincere il titolo. Del resto, quest'anno ho già recuperato 29 punti in quattro gare, quindi non è impossibile riprenderne 23 in cinque. Poi anche Valentino potrebbe commettere un errore da qui alla fine

Non sono mancate le critiche al sistema del flag to flag, la possibilità di cambio moto durante la gara per passare a mescole da bagnato e viceversa.

È l'unica cosa che cambierei in termini di sicurezza nel nostro sport, perché per me resta pericoloso guidare con le slick sul bagnato ed il mio incidente di oggi lo ha dimostrato. La scelta di non fermare le gara è stata fatta perché è migliore per le televisioni, ma io credo che quando comincia a piovere sarebbe sempre meglio dare bandiera rossa e fare un'altra partenza. Essendoci di mezzo i diritti televisivi, per noi non è facile convincere chi di dovere a ricambiare la norma”.

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