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MotoGP, “Morbidelli su Yamaha può essere un altro Zarco” Il pupillo di Rossi atteso nel team satellite Petronas

Il pilota italiano allievo della VR46 Academy di Valentino Rossi sempre più vicino al passaggio nella nuova struttura satellite sponsorizzata dal colosso malese dei petroli Petronas.
A cura di Valeria Aiello
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Franco Morbidelli / Getty Images
Franco Morbidelli / Getty Images

Franco Morbidelli “potrebbe essere un altro Zarco” sulla Yamaha. Il pupillo di Valentino Rossi è sempre più vicino al progetto Yamaha-Petronas. Nel caso l’attesissimo passaggio nel nuovo team satellite sarà confermato, Morbidelli potrebbe diventare un rivale scomodo per molti piloti. Ne sa qualcosa l’australiano Jack Miller, da quest’anno portacolori Ducati Pramac ma che, fino a un anno fa, era in sella alla Honda del team belga Marc Vds, la stessa squadra con cui Morbidelli nel 2017 si è laureato campione del mondo Moto2 e quest’anno è passato in MotoGP.

“Morbidelli su Yamaha può essere un altro Zarco"

Con Miller, nel 2019, a dividere il box del team Ducati Pramac ci sarà un altro allievo della Vr46 Academy di Valentino Rossi, Pecco Bagnaia, mentre con Morbidelli in Yamaha dovrebbe esserci Dani Pedrosa che potrà portare a Iwata un po’ dell’esperienza maturata in tutta la sua carriera in Honda: “Nel 2019 arriveranno diversi esordienti e quest’anno ci sono già un paio di rookie che stanno andando bene, come Morbidelli” ha detto Miller. “Conosco abbastanza bene la moto con cui corre e devo dire che si sta comportando molto bene. Quindi credo che se, ad esempio, dovesse salire su una Yamaha, potremmo essere nei guai. Per come si sta dando da fare, potrebbe essere un altro Zarco”.

Secondo Miller avere nuovi piloti sulla griglia di partenza è un aspetto positivo per la MotoGp e aiuta l’azione in pista: “I piloti più giovani che arrivano dalle altre classi portano nuova ninfa al campionato e rendono le gare davvero eccitanti. Quando vieni superato da piloti come Lorenzo e Pedrosa, che sono in MotoGP da un po’, è diverso e molto meno aggressivo rispetto a quando si viene passati da qualcuno che è appena arrivato dalla Moto2. Parlavo di Morbidelli con Crutchlow” conclude l’australiano. “Cal è partito con loro a Le Mans, quando si è trovato un po’ più indietro in griglia, e ha detto che in quei primi due giri erano davvero fuori controllo. Bello che sia così”.

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