MotoGP, Mugello raccapricciante: spunta la tomba di Marquez
Ancora un brutto gesto, sempre nei confronti di Marc Marquez. Che al Mugello il campione in carica non sarebbe stato accolto a braccia aperte era scontato ma quanto accaduto questa notte sulle colline dell’Autodromo toscano va ben oltre l’antipatia per il campione spagnolo: qualcuno ha improvvisato una tomba con tanto di nome, data di nascita e di morte di Marquez, sistemando a terra una t-shirt Honda con sopra uno scheletro. Sulla lapide, sotto a una foto dello spagnolo con il ciuccio, si legge una frase che dice “È arrivato il momento di crescere”. E come se non bastasse, vicino alla tomba, sistemato anche un cesto per le offerte, con la scritta: “Esprimi un desiderio”. La data fittizia della morte è il 3 giugno 2018, il giorno del Gp d’Italia.
Non è la prima volta che al Mugello accade uno scempio del genere. Nel 2016 alcuni tifosi avevano impiccato e bruciato un manichino raffigurante Marquez tra gli applausi di decine di persone, un’immagine che era diventata rapidamente virale e che aveva mostrato il lato più becero del tifo tricolore. Scene raccapriccianti e avvilenti come quella di oggi, in un Mugello in festa per la pole di Valentino Rossi ma che non ha nessuna intenzione di seppellire l’ascia di guerra nei confronti del pilota spagnolo. Anche venerdì, durante le libere, Marquez è stato fortemente fischiato ogni volta che appariva sugli schermi giganti del circuito: pure durante i momenti di angoscia per le condizioni di Michele Pirro dopo la terribile caduta, il silenzio era stato rotto dai fischi e le risate per Marquez, incappato in una caduta, in spettacolo assolutamente deplorevole.
Quella con Marquez “è una storia mai risolta” e che sembra destinata a non finire mai, almeno fino a quando non si proverà a mettere da parte tensioni mai archiviate e polemiche pronte a riaffiorare ad ogni circostanza. L’ultimo capitolo della loro spietata rivalità è quello arrivato nell’ultimo Gp d’Argentina: la manovra con cui Marquez ha messo k.o. il Dottore, in una gara in cui lo spagnolo non ha risparmiato sportellate ai rivali, ha fatto riaffiorare vecchi veleni, così come la furiosa reazione di Valentino nel dopo-gara che ha pericolosamente riacceso l’animo dei tifosi. Nuovo punto di non ritorno ma soprattutto di imbarbarimento della MotoGP e dei suoi tifosi che tra fischi assordanti e gesti scellerati stanno andando ben oltre questo sport.