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MotoGp, Pernat: “Iannone come Rossi, non ha paura di nessuno”

Il manager genovese racconta: “È stato Dall’Igna a volerlo in Ducati, sapeva da tempo che Andrea è un pilota molto forte”. Sul legame tra l’abruzzese e il ‘dottore’: “Una volta lo disse anche Vale: è un pilota cui tutti dovrebbero prestare attenzione”.
A cura di Valeria Aiello
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Carlo Pernat
Carlo Pernat

È un punto di vista privilegiato quello di Carlo Pernat, il manager genovese ben noto nel paddock del Motomondiale per aver lavorato con piloti e campioni del calibro di Max Biaggi, Loris Capirossi, Valentino Rossi, e non da ultimo Andrea Iannone, il pilota di Vasto che ha chiuso con il quinto posto in classifica piloti la sua prima stagione in sella alla Ducati del team ufficiale MotoGp.

Dopo quattro podi nelle prime cinque gare del mondiale sembrava che le speranze della Ducati risiedessero in Andrea Dovizioso ma, alla fine della stagione, Iannone ha battuto il suo compagno di squadra con un bottino di 26 punti di vantaggio. Un margine non casuale ma che conferma la fiducia riposta dal direttore generale di Ducati corse, Gigi Dall’Igna, nei confronti del pilota di Vasto già dai suoi primi successi in Aprilia 125cc e 250cc.

È vero – ha confermato Carlo Pernat a Speedweek – Gigi sa da molto tempo che Andrea è un pilota molto forte. È stato lui a volerlo qui, è stato molto intelligente. Ha capito la differenza tra Iannone e Dovizioso. Sono adatti a differenti aspetto tecnici dello sviluppo”.

In staccata Iannone frena tardi rispetto a Dovizioso – ha aggiunto – ma la vera differenza è in curva. Iannone è superiore nella lotta, non ha paura di nessuno. Ama la lotta come Valentino.

Questa propensione di Iannone per il corpo a corpo non è venuta meno in diverse occasioni del 2015, come a Phillip Island, dove l'abruzzese della Ducati ha lottato nella bagarre con Marc Marquez e Valentino Rossi, per chiudere davanti al pesarese con un sorpasso all’ultimo giro che gli è valso il podio del Gp d'Australia.

Una volta lo disse anche Valentino in Tv – ricorda Pernat – quando Iannone era ancora in classe 125cc, che era un pilota cui tutti avrebbero dovuto prestare attenzione, perché era molto forte. Disse lo stesso anche di Simoncelli”.

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