MotoGP, Petrucci: “Podio incredibile, fatico a crederci”
Grande rimonta, subito veloce ed efficace dai primi giri, Danilo Petrucci impreziosisce la festa tutta italiana del Mugello con uno straordinario terzo posto in sella alla Ducati del team Pramac, lasciandosi alle spalle Valentino Rossi. Passato dall’amarezza per essersi visto cancellare il giro buono in qualifica, che dalla prima fila lo ha visto scattare dalla nona casella, alla gioia per il secondo podio in carriera, Petrucci ha analizzato così una performance con cui mantiene la promessa fatta numero uno della scuderia senese.
È incredibile, ancora non riesco a credere quello che è accaduto. Ho cercato di stare fin dall’inizio con gli altri e mi sono detto, aspetto un attimo e poi ho cercato di fare qualche sorpasso. Sentivo di poter vincere la gara ma quando sono arrivato vicino a Dovizioso mi è mancato il fiato. Con la gomma posteriore ero un po’ in difficoltà e ho dovuto accontentarmi di stare con Vinales, per cercare di mantenere la posizione sul podio. Un podio incredibile.
Ancora non ci credo tantissimo – aggiunge ai microfoni di Sky Sport – ho guardato il maxischermo nel giro d’onore, e ho controllato se ero terzo. È stata una gara lunghissima, difficile. Ci ho provato, sono partito da dietro, ho cominciato un po’ a recuperare. Potevo spingere un po’ di più ma avevo paura per le gomme alla fine. Ero quarto, con Valentino davanti e mi sono detto ‘Ci provo’. Ho passato Valentino, subito dopo ho passato Maverick, ho provato ad andare a prendere Dovi ma ho cotto tutto, la testa e le gomme.
Ho provato a resistere a Maverick, lui negli ultimi giri è sempre molto aggressivo, veloce, ma ce l’ho fatta a tenere dietro Valentino,. Sapevo che negli ultimi giri poteva essere molto veloce ma ho pensato… magari ha ancora dolore, provo a tenerlo. E ce l’ho fatta, fantastico. Ringrazio la mia squadra, Paolo Campinoti, il mio boss di Pramac, sono tre gare che mi dice ‘Al Mugello mi devi fare un regalo’. Ma gli dicevo, ‘Paolo guarda è dura al Mugello. E invece ce l’abbiamo fatta”.
