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MotoGP, Petrucci rientra a Le Mans. A Jerez solo spettatore

Il recupero del ternano del team Pramac procede secondo i piani. Il team manager Guidotti: “Ha già una buona mobilità della mano, ma è ancora un po’ gonfia. Più sicuro aspettare”. In Spagna sarà visitato dai medici della Clinica Mobile. In sella alla sua Ducati sempre Pirro.
A cura di Valeria Aiello
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Danilo Petrucci / Pramac Racing
Danilo Petrucci / Pramac Racing

Prosegue secondo i piani il recupero di Danilo Petrucci ma, dopo quanto accaduto in Qatar, per il ternano è importante essere prudenti. Il pilota del team Octo Pramac Yakhnich si era fratturato il secondo, terzo e quarto metacarpo della mano destra nella brutta caduta nell’ultimo giorno di test a Phillip Island, ma la sua volontà di tornare in sella per il primo round stagionale ad appena un mese dall’infortunio, aveva fatto peggiorare la situazione, costringendolo a un secondo intervento chirurgico dopo quello già affrontato a Melbourne. Saltato il Gp del Qatar, Petrux era stato sostituito dal collaudatore Ducati, Michele Pirro, in Argentina e in Texas, che anche a Jerez salirà in sella alla sua Ducati. Petrucci sarà comunque a Jerez, ma sarà solo uno spettatore del quarto weekend di gara del calendario MotoGP.

Non è una sorpresa, sapevamo che Danilo non avrebbe potuto essere al via a Jerez – ha dichiarato il team manager di Pramac, Francesco Guidotti a Gpone – Martedì scorso si è sottoposto a una visita, il feedback è stato positivo ma per il suo rientro è più sicuro aspettare fino a Le Mans.

Era così entusiasta e desideroso di correre alla la prima gara della stagione, ma ora è meglio essere prudenti. Ci sono troppi rischi, e non è in gioco solo una gara. Rischierebbe di compromettere la sua mano in modo permanente, quindi è meglio aspettare.

Danilo continua la sua terapia e si sta allenando, naturalmente senza forzare la mano. Ha già una buona mobilità, ma è resta ancora un po’ di gonfiore – precisa Guidotti –A Jerez avrà anche la possibilità di sottoporsi a ulteriori controlli da parte dei medici della Clinica Mobile.

In sella alla Ducati del team Pramac, Pirro ha chiuso 12° in Argentina e 8° ad Austin.

Penso che Michele abbia fatto un buon lavoro nelle gare precedenti e sono contento che adesso arrivi una pista che conosce molto meglio, perché questo potrebbe fare la differenza. Noi lo sosteniamo al meglio e siamo grati per il suo aiuto – conclude Guidotti.

D’altra parte Petrux sente la mancanza della pista. “Mi manca quella sensazione” scrive sulla sua pagina Facebook il ternano, quando ormai mancano solo tre settimane al Gp di Francia.

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