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MotoGP Phillip Island, Marquez: “Dovi? Adesso è il rivale più pericoloso”

Lo spagnolo della Honda in vetta al campionato con un vantaggio ridotto a 11 punti sul ducatista: “Dobbiamo gestire i rischi e controllare un po’ di più Dovizioso”. Andrea: “Finalmente fuori il mio ‘cavallo’ irrazionale. Era quello di cui avevo bisogno”. Vinales a -41: “Tutto è nelle nostre mani ma i nostri rivali devono fare un errore”.
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A cura di Valeria Aiello
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Archiviata l’emozionante vittoria di Andrea Dovizioso a Motegi, il Circus del Motomondiale si è rapidamente spostato in Australia, sul circuito di Phillip Island, dove da domani i piloti torneranno in pista per il primo turno di libere del weekend. Lotta aperta per il titolo iridato con Andrea Dovizioso che sbarca con un ritardo ridotto a 11 su Marc Marquez, il primo a prendere la parola nella consueta conferenza stampa del giovedì che apre ufficialmente il weekend.

Marquez: “Dovizioso? Adesso il rivale più pericoloso"

Quello di Motegi è stato un weekend fantastico, soprattutto negli ultimi giri. Alla fine abbiamo perso solo 5 punti, quindi diciamo che anche questo è stato importante. Ora siamo qui a Phillip Island, è un circuito che mi piace di più rispetto a Motegi. Vedremo quale sarà il livello ma come sempre cercherò di essere al top dalle libere 1 per cercare di essere al top per la gara. E poi dovremo vedere anche il meteo perché qui in Australia è sempre interessante. Su questo circuito ho avuto alti e bassi, soprattutto nel 2014. Poi nel 2016 sono caduto ma sono qui per lottare per il campionato quindi la prospettiva per questa gara è diversa rispetta all’anno scorso. Cercheremo di compensare il nostro livello e considerare anche i rischi, perché bisognerà gestirli. E poi vedremo, dopo le qualifiche, se potremo lottare per la vittoria e avremo modo di pensare al campionato. Dovizioso sicuramente è l’avversario più pericoloso adesso, ma guardo anche Vinales perché è più lontano ma non così tanto in realtà. Abbiamo bisogno di controllare un po’ di più Dovi ma, alla fine, la mentalità è sempre la stessa. Spingere anche per guadagnare solo un punto, e ci proveremo fino all’ultima curva come in Giappone”.

La battaglia con Dovi? “Si impara, si cerca di migliorare, dipendi da come arrivi all’ultimo giro. In Austria sono arrivato al limite e ci ho provato lo stesso. A Motegi mi sono reso conto che lui era più forte in staccata, per questo ho spinto al massimo nell’ultimo giro, poi ho fatto un piccolo errore e ho perso il tutto il piccolo vantaggio che avevo. Ad ogni modo, ogni circuito è diverso. In alcuni circuiti sarei stato più veloce, su altre piste sarebbe stato diverso. Un pilota Ducati frena molto tardi e accelera davvero molto, quindi cercheremo di lavorarci e cambiare la nostra strategia per il futuro. A Phillip Island avere la velocità sulle curve veloci dà un vantaggio ma è ovviamente è difficile, anche perché le ultime due sono le più difficili e anche le più importanti del circuito. Domanda dai social: “Ti svegli mai nel cuore della notte per pensare alla tua moto e a modi per migliorarla? “Sì, soprattutto sui circuiti dove hai avuto dei problemi o hai delle difficoltà. A volte le sogni proprio, allora ti svegli nella notte e inizi a pensare ai problemi ma puoi rimanere sveglio per un’ora intera. A volte è difficile non pensare ai problemi e a non pensare a come migliorare”.

Dovizioso: “Finalmente fuori il mio cavallo irrazionale"

Tutti si sono divertiti a guardare il duello di Motegi, è stato veramente bello. Le condizioni erano difficili per tutti ma per come abbiamo lavorato bene durante il weekend siamo arrivati pronti alla gara, e siamo riusciti a gestirla al meglio. Il duello è stato davvero bello ed è molto importante continuare allo stesso modo. Sappiamo che ci sono piloti che possono essere molto veloci su questo circuito, soprattutto Marc. Sarà difficile ma ci godremo il momento, e lavoreremo nello stesso modo per cercare di migliorare durante il weekend come abbiamo fatto tante altre volte in tanti weekend della stagione. Come ha detto anche Marc, il fattore climatico è sempre una variante importante, perché molto instabile. Dovremo vedere giorno dopo giorno. Sicuramente vincere una gara ti fa effetto, ha un effetto sul pilota e anche sul team. Al Mugello è stato molto importante vincere per me stesso e molto per il team. Abbiamo creato una situazione all’interno del box molto positiva, piccole cose che posso fare la differenza per il campionato e adesso siamo qui a lottare per il campionato, nessuno se lo aspettava. La vittoria delle gare fa la differenza. Però riguardando in tv l’ultimo duello nell’ultima gara, ero molto più felice del passo che avevo in gara e il fatto che io e Marc avessimo passi diversi è importante per me e per il team vedere che siamo riusciti ad essere competitivi anche durante il weekend e non solo per aver preso dei punti. Staremo a vedere in queste ultime tre gare quello che possiamo fare.

“A Phillip Island ci sono curve veloci e con le alte velocità e molto vento, la stabilità all’anteriore non è facile da gestire, per cui dopo qualche giro si perde grip. Per cui questo è il tipo di lavoro che bisogna fare per cercare di gestire bene questi fattori”. Pensi di avere una moto migliore per lottare contro Marc? “È difficile analizzare e capire qual è il miglior pacchetto perché se guardiamo il campionato di Marc è stato consistente sin dall’inizio mentre gli altri piloti hanno avuto alti e bassi, come me. Quindi sono stato abbastanza consistente per tutta la stagione ma gli altri piloti Ducati hanno alti e bassi. Quindi è difficile capire quale sia il pacchetto migliore. Ad ogni gara, su ogni pista, la sola scelta delle gomme può già creare una situazione diversa. Con le diverse caratteristiche della moto e di stile di guida ad ogni modo abbiamo dei pacchetti simili adesso”. Domanda dai social: “Come riesci a bilanciare la tua parte razionale e quella irrazionale in gara? “Non è qualcosa che puoi avere sotto controllo. Cerchi di utilizzare la parte razionale nei giusti momenti e quella irrazionale negli altri. I piloti sono molto diversi, e per descriverlo con altre parole posso dire che quest’anno sono riuscito a migliorare questo rapporto, e il fatto di utilizzare anche il “cavallo” irrazionale era la cosa che avevo bisogno nella mia carriera”.

Vinales: “Tutto nelle nostre mani ma i rivali…"

Non ancora escluso matematicamente dalla lotta ma scivolato a -41 da Marc Marquez, Vinales andrà in cerca di riscatto in Australia: “Phillip Island è un circuito che mi piace molto. Soprattutto durante il pre-campionato è stato un circuito dove sono stato davvero veloce ma arriviamo qui con una moto completamente diversa, in un modo completamente diverso. Non vedo l’ora di incominciare, è un circuito che mi piace molto. Penso solo a guidare e vedremo se la moto andrà bene qui. A Motegi è stata difficile come gara, abbiamo provato di tutto ma non siamo riusciti ad aver nessun risultato positivo. Però la lasciamo alle spalle, nessuna pressione adesso. Continuiamo a girare come abbiamo sempre fatto. Adesso tutto è nelle nostre mani ma è difficile, sono i nostri rivali che devono fare un errore, ma non sarà facile nemmeno questo. Cercheremo di divertirci e di goderci questo weekend e di portare la Yamaha a livello migliore possibile per cercare di ripetere un’altra vittoria. Speriamo ovviamente in una gara asciutta però comunque dobbiamo migliorare anche sul bagnato, soprattutto pensando al prossimo anno. Il confronto con i dati dei test di questo inverno ci farà capire se durante la stagione siamo migliorati. Sono sempre stato veloce, vedremo se riusciremo a raggiungere quei livelli in gara. Onestamente è stato difficile stare davanti nel campionato, l’ultima volta è stato al Mugello, però sicuramente cercheremo di trovare un modo per essere veloci. A Silverstone lo abbiamo trovato ma abbiamo attaccato troppo tardi per vincere la gara. Cercheremo di dare il massimo come sempre”. Domanda dai social: “Il miglior momento e il peggiore da quando sei in Yamaha?” “Il momento migliore è stato Le Mans, l’ultimo giro è stato incredibile. Il peggio al Montmelò, una gara da dimenticare”.

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