MotoGP, Phillip Island. Valentino Rossi: “C’è da lavorare ma non sono messo male”
Valentino Rossi chiude il primo giorno di libere del GP d’Australia con il sesto tempo assoluto, dopo aver centrato il quarto crono in FP1 e il quinto in FP2. In classifica combinata, davanti al nove volte campione del mondo, la Yamaha di Jorge Lorenzo, la Honda di Marc Marquez e le Ducati di Andrea Iannone e Andrea Dovizioso racchiuse in poco più di 3 decimi oltre alla Yamaha di Aleix Espargaro, il più veloce del turno mattutino. Il pluricampione pesarese è stato l’unico pilota a non provare la gomma anteriore asimmetrica, rinforzata sulla spalla sinistra, portata dalla Bridgestone per assecondare il layout di Phillip Island, ma che per la difficoltà nel mantenere in temperatura la spalla destra, ha tradito più di un pilota, tra cui il teammate Jorge Lorenzo che ha perso l’anteriore alla curva 10 nelle fasi finali del secondo turno. La caduta di Lorenzo ha influenzato la scelta del Dottore che ha preferito tornare in pista con gomma usata per affrontare le ultime tornate, in cui è riuscito a migliorare il proprio crono di riferimento.
Rossi prudente dopo la caduta di Lorenzo
“Dovevo provarla nel finale, era importante per la Bridgestone per dargli dei dati” ha spiegato Valentino Rossi al termine del turno. “Ma quando stavo per montare la gomma sulla moto, Jorge è caduto e abbiamo deciso di non provarla”. Il non aver provato la slick anteriore asimmetrica “Potrebbe essere un problema o comunque un rischio” prosegue il pluricampione pesarese che in vista di domani e della gara aggiunge “Speriamo di riuscire a correre con la più morbida. Nel caso dovessimo usare quella lì, ne avremo solo una da provare”.
“Ho trovato un buon setting, non sono messo male”
Nel complesso, Valentino Rossi è soddisfatto delle sensazioni avute in sella alla M1: “Mi sono trovato bene anche se era freschino ma avere il tempo così a Phillip Island è buono perché c’era poco vento e di solito questa pista qui c’è tanto vento ed è molto difficile guidare la moto. Invece così è più divertente. Le Yamaha sembrano andare bene, anche Jorge è andato veloce, e io sono piuttosto soddisfatto perché ho trovato un buon setting per l’ultima uscita. Sono riuscito solo a fare due giri, speravo di averne uno in più, ma ho migliorato il mio tempo con le gomme usate e sono riuscito a fare un 1’29 e 9. C’è ancora da lavorare in qualche punto della pista dove posso migliorare ma non sono messo male”.
“Sarà una qualifica molto tirata”
Anche il dito indice della mano destra infortunato nella caduta di Aragon sembra andare meglio: “Provo ancora un po' di fastidio, però posso dire che ormai sono quasi a posto". In ottica gara il Dottore conclude: “Bisognerà vedere domani, continuare così, migliorare qualche decimo di passo e soprattutto essere pronti per la qualifica perché come al solito sarà molto tirata, cercare di partire più avanti possibile. Per domenica ci pensiamo domani sera”.