MotoGP, pioggia e asfalto che non drena: gara cancellata a Silverstone

Anticipata e poi rimandata, ritardata e alla fine cancellata: la Direzione gara ha deciso di annullare la partenza del Gp di Gran Bretagna per motivi di sicurezza. Le cattive condizioni meteo e il nuovo asfalto che non è riuscito a drenare la pioggia che da questa mattina si sta abbattendo a Silverstone, hanno obbligato l’organizzazione del mondiale a una fastidiosa battuta d’arresto. Uno stop che alla fine è stato voluto dai piloti in Safety Commission, arrivato quando ormai è stato chiaro che neppure un ipotetico miglioramento delle condizioni meteo avrebbe permesso alla pista di asciugarsi o almeno smaltire la tanta acqua accumulata negli avvallamenti.

Gara cancellata a Silverstone

“Siamo stati costretti a cancellare la gara di oggi a causa delle condizioni del tracciato – ha dichiarato il direttore di gara Mike Webb nella conferenza stampa indetta dalla Race Direction. “Si è trattato di un problema dovuto dall’acqua che si è accumulata sul circuito, abbiamo visto quali sono i risultati quando si è corso con molta acqua, e in molti punti l’acqua non drena dalla superficie. Abbiamo fatto tutto il possibile, ma la sicurezza continua ad essere la nostra priorità assoluta”. Non pochi i dubbi sui criteri del costoso rifacimento di un manto messo in crisi da una quantità di pioggia che, su altri circuiti non avrebbe dato problemi, facendo emergere i limiti dei lavori di riasfaltatura svolti questo inverno. “La pista era peggiorata già quando la Formula 1 è venuta qui, anche loro si erano lamentati tantissimo per le buche” ha evidenziato Franco Uncini, responsabile sicurezza della MotoGP. “Ci aspettavamo una situazione anomala ma con questa quantità di pioggia è venuto fuori un disastro perché non ci si accorge dei punti dove c’è più acqua ma soprattutto c’è l’acqua che attraversa. Di chi sono le colpe? Non sappiamo, se del costruttore dell’asfalto o di chi ha fatto le scelte, purtroppo è andata così e adesso correranno ai ripari”.

Round dunque cancellato, il primo dell’era moderna, come accaduto davvero poche volte nella storia del Motomondiale, come in Austria nel 1980, quando a Salisburgo non si poté disputare la gara a causa della neve, e più recentemente in Qatar, nel 2009, anche se in quella occasione la gara in notturna venne rinviata per pioggia al lunedì. Ad ogni modo una battuta d’arresto che penalizza il campionato e i piloti, in particolare i big come Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso, impegnati nella corsa iridata e che si ritrovano una gara in meno a disposizione per recuperare il ritardo in campionato nei confronti del leader Marc Marquez, al comando con un bottino 201 punti e un vantaggio di 59 lunghezze sul primo inseguitore quando restano sette gare alla fine del mondiale.