MotoGp, prima mossa di mercato: Zarko in Suzuki, satellite dal 2017?
Ufficialmente si parla solo di test, ma le indiscrezioni sul salto di Johann Zarko dalla Moto2 alla Suzuki MotoGP si fanno sempre più insistenti nel paddock del Qatar: il 25enne francese, campione del mondo in carica della classe intermedia, ha firmato un nuovo contratto con la casa di Hamamatsu a partire dai test (illimitati per la Suzuki così come per Aprilia in virtù delle concessioni) previsti dal team giapponese con la nuova GSX-RR. Davide Brivio, al momento parla solo di test, ma non è escluso che l’arrivo francese non sia la prima mossa di un mercato che vedrebbe Maverick Vinales in aria Honda, come non può essere escluso che Zarko non vada a sostituire Aleix Espargaro, al quale la Suzuki ha affidato lo sviluppo della nuova creatura in virtù della sua maggiore esperienza. In un’intervista a Crash.net, Il team manager della Suzuki ha confermato i colloqui con Zarco, parlando dell’impiego del francese nei test con il team nipponico.
Stiamo pensando di dargli l'opportunità di testare la nostra MotoGP e poi vedremo cosa succede – ha detto Brivio – Al momento il suo impegno è in Moto2, per provare a confermarsi campione del mondo, quindi probabilmente è una cosa che accadrà in estate.
Tuttavia, secondo i termini dell’accordo commerciale del 2017, ogni costruttore dovrà fornire, se richiesto, anche due moto satellite oltre a quelle schierate dal team ufficiale. Questo “per aiutare la griglia di partenza ad essere più competitiva ed emozionante” aveva spiegato il ceo di Dorna, Carmelo Ezpeleta, nell’introdurre i dettagli del contratto 2017-2021 con i costruttori e i team impegnati in MotoGP.
Dorna sta richiedendo che ogni costruttore abbia due moto satellite e se qualcuno ha dei problemi con questa richiesta – ha confermato Brivio – È un qualcosa che è sul tavolo, ma per noi non è facile, perché la Suzuki non ha una storia di moto satellite. Voglio dire ok, negli anni ‘ 70 – ma poi ci siamo focalizzati sulla vendita delle moto, per quanto ne so!
Non abbiamo mai avuto un team satellite. Quindi la nostra preoccupazione ora è come organizzarsi, quante risorse umane assegnare, così come i costi. Non è facile, ma è tra in nostri pensieri ed è un nostro target. Un giorno ci auguriamo di avere più moto sulla griglia di partenza. Ma in questo momento è troppo presto per dire se l’anno prossimo accadrà o meno”.
Sbarcato nel Motomondiale nel 2009, Zarco ha colto il suo primo alloro iridato nel 2015 dopo sette stagioni nel campionato del mondo, al suo quarto anno in Moto2, con 8 vittorie e 5 secondi posti battendo Alex Rins e Tito Rabat, quest’ultimo escluso dalla lotta iridata alla vigilia del Gp del Giappone, dove Zarco ha festeggiato con il suo mitico backflip la vittoria matematica del primo titolo mondiale.