MotoGp Qatar, Michelin potrebbe non avere abbastanza gomme da bagnato
Le incerte previsioni meteo per la gara di apertura del campionato del mondo MotoGp stanno mettendo a rischio il programma dell’intero weekend del Gp del Qatar. Questa mattina la Direzione Gara ha deciso che se la prima sessione di libere di giovedì dovesse disputarsi sull’asciutto e la pioggia arrivare nel corso della serata, i piloti avranno a disposizione un turno extra di libere alle 22:50. Tuttavia, la decisione non era stata prevista dal fornitore di pneumatici Michelin che per il Qatar ha previsto un quantitativo di gomme rain che potrebbe essere insufficiente in caso tutte le libere, qualifiche e gara dovessero disputarsi sul bagnato.
Dovizioso: "Ancora niente di definitivo"
“Non c’è ancora niente di definitivo, perché abbiamo bisogno di un quantitativo di gomme rain maggiori di quello che ci hanno dato e che dovrà essere confermato – spiega Andrea Dovizioso ai microfoni di Sky Sport – Se ce lo daranno magari faremo dei turni sul bagnato ma, con il quantitativo che abbiamo, adesso non riusciremo nemmeno a fare la gara. Quindi aspettiamo di capire – ha aggiunto il forlivese – La sicurezza viene prima di tutto e se avremo le condizioni e il materiale proveremo e poi vedremo”.
Il feedback alla Commissione Sicurezza
La preoccupazione di disputare il Go in caso di pioggia è legata alla visibilità ed eventuali riflessi delle luci artificiali in condizioni di asfalto bagnato. Motivazioni che nel 2009, in seguito a un forte temporale, portarono al rinvio della gara di domenica sera al lunedì successivo. In seguito a un recente test svolto sulla pista bagnata artificialmente, i membri della Commissione sicurezza, Loris Capirossi e Franco Uncini, erano giunti alla conclusione che l’azione in pista potrebbe potenzialmente continuare. Tuttavia, una decisione non verrà presa fino a quando tutti i piloti non avranno provato sul bagnato e dato il loro feedback alla Commissione sicurezza. Michelin che in Qatar ha portato cinque gomme rain anteriori e sei posteriori per ciascun pilota, non ha però considerato la possibilità di un turno extra che, nel bel mezzo del deserto di Doha, rischia di compromettere il programma del primo fine settimana del mondiale.