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MotoGP Qatar, Valentino Rossi: “La cerniera per me? Non credo proprio”

Dopo il trionfo Lorenzo mima il gesto sulla bocca e manda a dire di chiudere il becco. Ma a chi? Il Dottore dice di non sapere: “Dite che era per me? No dai, non credo”.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi / Getty
Valentino Rossi / Getty

Ipotesi ce ne sono tante, ma il sospetto è quello. Il gesto di Jorge Lorenzo prima al parco chiuso e poi ripetuto anche sul podio sembra avere un destinatario ben preciso. Il campione della Yamaha ha condotto una gara perfetta in Qatar, scattando dalla pole, attendendo che le Ducati sfogassero la loro potenza prima che un incredibile quanto acerbo Andrea Iannone lasciasse che fosse solo Dovizioso a provare a tener testa al maiorchino, per poi iniziare a martellare quel suo ritmo infernale dal nono giro, quando sorpassava il forlivese per cercare l’allungo tra le curve del deserto qatariota. Una vittoria che nessuno si sognerebbe mai di mettere in dubbio, davanti a uno stratosferico DesmoDovi, primo degli umani, alle prese con un Marquez risorto dallo strazio della passione. In quella che per tanti era la domenica delle Palme ma per molti la prima domenica di MotoGP, a mangiare il trofeo è il maiorchino, che a due giri dal traguardo ha chiuso la porta a ogni speranza Ducati di tornare a vincere a cinque anni e mezzo dall’ultimo successo targato Casey Stoner.

Eppure Lorenzo ha sentito il bisogno di sottolineare che in pista non ce n’era per nessuno, facendo con la mano destra il gesto di chiudersi la bocca con una cerniera. Ma a chi era rivolta quella zip? Alla Yamaha, a Valentino Rossi, al nuovo polverone mediatico sollevato dalle scintille del quatro turno di libere con il compagno-rivale? A chi sotto il podio fischiava e gli faceva quei ‘buuuu’ di disapprovazione?

In Spagna dicono ‘Meglio un gesto di mille parole. Ognuno faccia le sue considerazioni’ – tuonava il maiorchino che incalzato confermava – Per rispetto del team, non ho più intenzione di proseguire la guerra dialettica. Parleranno i risultati”

Eppure nessuno ha messo in discussione i suoi risultati, specie in questo primo fine settimana del calendario iridato, da cui Jorge parte a punteggio pieno e con 12 punti di vantaggio su Valentino Rossi, che quest’anno ha dimenticato di portare con sé quel coniglio con tutto il suo cilindro, forse lasciato a casa di Linda, chissà. Ma gossip a parte, il Dottore in gara non ha “mai avuto il guizzo” per provare un assalto, spettatore della bagarre di testa ma comunque quarto alla bandiera a scacchi. Ironia della sorte, il suo piazzamento è lo stesso di Lorenzo in gara lo scorso anno, quando era lui a salire sul gradino del podio di Losail 2015.

Meglio arrivare quarti che terzi a dieci secondi – dice il Dottore provando a guardare il bicchiere mezzo pieno – Quest’anno siamo stati più solidi e costanti nel weekend.

E sul gesto di Lorenzo che dal podio gli manda a dire di chiudere il becco, dice di non sapere.

Dite che era per me? No dai, non credo proprio”

Strano, certo, che il campione di Tavulia non avesse appreso di quel messaggio in codice, o forse il suo fingere era solo un modo per scansare quel boomerang lanciato ieri sera. Una piazzata in piena regola, quella del maiorchino, pronta a tornare indietro all’ennesima potenza al primo passo falso, in un mondiale che si preannuncia tiratissimo e ancora tutto da giocare.

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