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MotoGP, respinto il reclamo contro Ducati: il Gp del Qatar resta nelle mani di Andrea Dovizioso

Il reclamo presentato da Honda, Suzuki, KTM e Aprilia è stato respinto dopo che i commissari della Fim hanno ascoltato i responsabili delle squadre. Lo spoiler inferiore delle Desmosedici è regolare.
A cura di Valeria Aiello
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Manca ancora l’ufficialità ma è ormai certo che la vittoria del Gp del Qatar resterà nelle mani di Andrea Dovizioso. Il reclamo presentato da Honda, Aprilia, Suzuki e KTM per l’appendice montata nella parte inferiore delle Desmosedici è stato respinto dopo che i commissari della Fim hanno ascoltato i responsabili delle squadre. Il componente, una sorta di deflettore a punta che servirebbe a convogliare l’aria sulla ruota posteriore, è stato ritenuto regolare. Sarebbe inoltre già stato verificato e validato dal direttore tecnico della MotoGP, Danny Aldrige, delegato della Federazione Internazionale del Motociclismo.

Reclamo respinto: la vittoria resta a Dovizioso

Nella riunione che si è tenuta dopo il GP, lo stesso Aldridge ha confermato la regolarità dello spoiler. Nel chiarimento del regolamento tecnico arrivato in occasione dei test pre-campionato, è stato infatti specificato che lo spoiler: può servire a raffreddare la gomme; può servire a deviare acqua in caso di bagnato; può servire a proteggere la gomma dai detriti; si deve muovere assieme al forcellone e non deve generare carico aerodinamico. In tal senso, il deflettore delle Ducati – il cui obiettivo primario è quello di raffreddare la gomma posteriore – è ritenuto a norma, motivo per cui il ricorso è stato rigettato. Secondo i team che hanno presentato reclamo e che nei prossimi minuti possono ancora fare appello alla decisione, il deflettore servirebbe invece per creare deportanza. Su Twitter, a chiarire la funzione del deflettore, il giornalista Simon Patterson che, sapendo della protesta dei team conto lo spoiler, ha evidenziato la sottile differenza per cui il componente non è stato ritenuto illegale: è montato sul forcellone e non sulla carena. Sempre Patterson ha confermato di aver parlato con Danny Aldridge e che il ricorso è stato respinto.

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