MotoGP, Rossi: “Con Marquez rapporto complicato, ma nel mio team vorrei lui e Lorenzo”
Quella tra Valentino Rossi e Marc Marquez è una rivalità che ha segnato la storia della MotoGP: dai primi duelli al famoso scontro di Sepang, che costò all'italiano la penalizzazione nel GP di Valencia, quando perse il mondiale in favore di Jorge Lorenzo, i due hanno sempre vissuto un rapporto decisamente conflittuale. Quest'anno, ancora una volta, la lotta per il titolo è tra loro due anche se lo spagnolo, forte dei suoi 59 punti di vantaggio, sembra poter amministrare.
Marquez e Lorenzo team ideale per il Dottore
Il 2018 rappresenta una delle ultime occasioni per Rossi di puntare al titolo: il numero 46 ha firmato il prolungamento dell'accordo con la Yamaha, ma lo strapotere della Honda, che dal prossimo anno potrà contare anche su Jorge Lorenzo, sembra destinato a continuare. Ne è consapevole anche il Dottore che, alla tv austriaca, ha confessato che, qualora dovesse mettere in piedi un team di MotoGP, la scelta ricadrebbe proprio su due spagnoli per comporre una squadra da sogno.
Finché corro non voglio creare una squadra e voglio continuare a lavorare più a lungo possibile, ma credo che quando andrò in pensione potrei organizzare una squadra in MotoGP con Yamaha – sono state le sue parole -. Onestamente se fossi il direttore di una squadra di MotoGP mi piacerebbe avere Marquez e Lorenzo nello stesso box. Avere nello stesso team Lorenzo e Marquez non sarà facile da gestire, perché Jorge è un pilota molto forte sia dentro che fuori dalla pista. Con Marc ho un rapporto complicato, ma è un grande pilota.
Due personalità forti che Rossi conosce bene per essersi scontrato con loro in pista, giocandosi diversi titoli mondiali; nel caso di Lorenzo, poi, i due hanno condiviso il box per molti anni portando la Yamaha sul tetto del mondo. Nonostante la rivalità in pista, però, il Dottore riconosce il talento di entrambi tanto da indicarli come piloti ideali del proprio team di MotoGP. Il momento in cui il pilota di Tavullia appenderà il casco al chiodo non è così lontano e chissà che Rossi, dopo le tante sfide vinte in pista, non provi a compiere la prima impresa lontano dai circuiti portando nella propria scuderia due campioni del mondo come Marquez e Lorenzo.